Archeologi scoprono scarpe romane di 1.700 anni e un eccezionale laboratorio di vetro in Francia

Vista generale del complesso di scavi di Thérouanne (Passo di Calais) nel 2023. © Frederic Audouit, Inrap

Thérouanne, situato sul fiume Lys nel dipartimento del Pas-de-Calais nella regione francese di Hauts-de-France, hanno fatto alcune scoperte affascinanti. Gli scienziati hanno portato alla luce scarpe romane di 1.700 anni che sono ancora in buone condizioni e un eccezionale laboratorio di vetro:

Un distretto artigianale sulle rive del Lys:

L’antico sito rinvenuto durante lo scavo corrisponde ad un quartiere artigianale sviluppatosi durante il Primo Impero a sud-est della città, lungo un canale canalizzato del “Lys”. La posizione dei resti in fondo al pendio sul lato nord del fiume ne ha favorito la conservazione. Erano infatti sigillate da alluvioni legate alle piene del fiume e da colluvioni provenienti dal pendio. L’antico sito è stato così rapidamente ricoperto da uno strato di sedimenti, che ha raggiunto uno spessore da 2,50 m a 3 m, che lo ha preservato notevolmente.

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I resti antichi corrispondono ad un quartiere artigianale, rappresentato principalmente da due edifici disposti lungo una strada perpendicolare all’asse del canale. Il primo edificio, installato a sud-ovest della strada, si estende su un’area di 115 m 2 . Si conserva solo a livello delle fondazioni, la cui profondità aumenta scendendo lungo il pendio. L’estremità sud-est dell’edificio è installata su una consistente fornitura di riempimento in fondo al pendio. A questo sviluppo corrisponde una piattaforma in gesso, poggiante su numerosi pali lignei. Sulla banchina i terrapieni dovevano essere probabilmente mantenuti da muretti a secco e formare una banchina.

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Un laboratorio del vetro:

Scarpe romane scoperte nel canale canalizzato del “Lys” durante gli scavi di Thérouanne (Passo di Calais) nel 2023.

Il secondo edificio, installato a nord-est dell’asse viario, presenta un notevole stato di conservazione, con alte murature e relativi solai di limo, condizioni raramente osservabili nelle aree periurbane dove i resti di edifici sono solitamente mantenuti al di sotto dei piani di circolazione, a quota delle fondazioni. Ancora più eccezionale, è la bottega di un vetraio. Fu scoperto anche un cilindro di vetro blu, destinato ad essere fuso, e, nel riempimento di una fornace, una “goccia” di vetro altrettanto blu. Lo scavo dell’edificio (ancora in corso) ha individuato diverse fasi di occupazione legate ai forni. I riarrangiamenti dello spazio (tra cui quello a seguito di un incendio) sembrano indicare un’attività prolungata nel tempo.

Lo scavo del canale ha restituito una grandissima quantità di scarti di macellazione di ossa bovine. Tutte le scapole del bovino presentano la traccia della zanna del macellaio e tutte le ossa scartate sono identiche, il che induce una cernita preliminare con scarto delle parti non utili. In epoca antica, all’attività di norcineria si affiancavano le attività connesse (conceria, fabbricazione di tavolette, fabbricazione di colla).

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Qui la lavorazione del cuoio è rappresentata dal ritrovamento, ancora nelle colmate del canale, di numerose scarpe in cuoio con suole borchiate e numerosi ritagli triangolari di cuoio, indizi della probabile presenza nel settore di un calzolaio e di una conceria che, come il macellai, avrebbero usato il fiume come discarica. Nel sito, infine, sono stati rinvenuti diversi frammenti di macine, alcune delle quali troppo grandi per corrispondere a macine manuali, che sembrano indicare la presenza di un mulino, probabilmente situato poco distante dal canale scoperto nell’area di scavo.

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Un antico canale del Lys:

La scoperta di un canale costruito durante il periodo antico è una prima volta nel Nord-Pas-de-Calais. L’ottimo stato di conservazione di questo ha permesso di osservare la creazione di un argine stabile sul versante nord-ovest del fiume. Questo banco assume la forma di una successione di almeno tre curve (tavole tenute insieme da pali), con una fila di pali aggiuntivi nell’acqua. Il canale è presente in precedenza per una lunghezza di circa 30 m e resta da evidenziare il suo rapporto con il primo edificio, in parte disposto sulla “banchina”.

Lo scavo dei livelli posti al fondo del canale è molto complesso perché il costante innalzamento dell’acqua (il sito è stato completamente allagato tre volte durante l’intervento) impedisce il riconoscimento della stratigrafia. Tuttavia, le poche prove effettuate nel sedimento hanno restituito reperti abbondanti ed estremamente ben conservati. Numerose sono le monete, i piccoli oggetti in bronzo con dorature, i tacchi a spillo, le spille e le raffinate spille dorate. Sono stati rinvenuti anche oggetti di maggiori dimensioni come gaff (oggetti relativi alla navigazione), chiavi, piatti e aste metalliche, un grosso ciottolo esogeno e scanalato nella lunghezza, che senza dubbio serviva da ancora o da zavorra per una rete.

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Una fase di occupazione tardoantica:

Ritagli di cuoio scoperti nel fondo del canale dello scavo di Thérouanne (Passo di Calais), nel 2023. © Dominique Bossut, Inrap

Una quindicina di pozzi in muratura, un ampio fossato orientato lungo un asse nord-est/sud-ovest che interseca la viabilità e gli edifici ed un probabile bacino in muratura, associato ad una tubazione in cotto, sono posteriori all’abbandono degli edifici e sembrano indicare una continuità di occupazione del sito durante il tardo impero.

Un edificio risalente al tardo medioevo:

Il periodo romano non è l’unico rappresentato nel sito e un edificio medievale di circa 100 m 2 è apparso durante lo scavo in livelli di colluvio dopo l’abbandono dei resti risalenti all’antichità. L’edificio presenta diversi vani, con murature di debole fondazione, oltre a una piccola cantina in muratura scavata ei resti di un focolare che evoca una cucina. Questo edificio potrebbe appartenere ad un complesso più ampio che si sviluppa ad ovest della precedenza. Il suo abbandono è datato dalla metà del XVI secolo d.C.  , periodo che corrisponde alla distruzione di Thérouanne da parte delle truppe di Carlo Quinto.

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Fonte: https://www.inrap.fr/un-quartier-artisanal-antique-sous-les-alluvions-de-la-lys-therouanne-pas-de-17224

#archeologia #storia

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