L’impatto dei parassiti sulle colture in serra è diretto e significativo. Organismi che causano malattie, insetti e nematodi possono causare seri problemi se non adeguatamente controllati, data la protezione che una serra offre da questi invasori. I ricercatori hanno trovato una soluzione innovativa: droni ispirati ai pipistrelli in grado di cacciare ed eliminare le infestazioni di tarme.
Vera tecnologia Batman per il controllo degli insetti
La startup PATS, uno spin-off dell’Università di Wageningen, ha sviluppato questa tecnologia di controllo automatizzato degli insetti, utilizzando telecamere e droni innovativi per ottimizzare il suo processo di gestione integrata dei parassiti (IPM).
Il sistema di riconoscimento visivo PATS-C è incaricato di osservare e campionare una sezione dello spazio aereo sopra le colture. Usando una fotocamera a infrarossi, puoi differenziare le falene da altri insetti volanti analizzando caratteristiche come le dimensioni dell’insetto, la velocità e il modello di volo unico. Pertanto, questo sistema consente di rilevare e tracciare sia i parassiti che gli insetti utili, risparmiando ore di lavoro.
Le informazioni raccolte vengono condivise attraverso la dashboard PATS-C di facile utilizzo, che ti avvisa regolarmente dei cambiamenti nella presenza e nello sviluppo della popolazione di insetti. Una volta che un insetto viene identificato come un parassita, diventa un bersaglio per il sistema di caccia ai droni ispirato ai pipistrelli (PATS-X).
Questi droni sono controllati dal sistema di telecamere e diretti verso la traiettoria di volo degli insetti. Le eliche uccidono il parassita all’impatto, impedendo un’ulteriore riproduzione della popolazione del parassita. Dopo ogni volo, il drone ritorna alla sua piattaforma di carico, prevenendo danni alle colture e riducendo la necessità di irrorazione.
Disponibilità e miglioramenti nella tecnologia
Questa soluzione automatizzata sarà disponibile per tutti i tipi di colture in serra. PATS-C è già attivo in circa 250 serre in tutta Europa, mentre PATS-X è in fase di test finale su una varietà di colture nei Paesi Bassi e in Belgio e dovrebbe essere disponibile all’inizio del 2023.
Tuttavia, nonostante l’efficacia dei droni nell’eliminare le tarme, un recente studio dell’Università di Wageningen rivela che il rumore dei droni può alterare il comportamento di volo delle tarme. È stato scoperto che i motori dei droni producono rumori ultrasonici che influenzano il comportamento di volo delle falene, facendole volare in modo irregolare verso i raccolti invece di trovare un compagno con cui riprodursi.
Anticipare azioni evasive
Ora, i ricercatori stanno lavorando per integrare questo fattore negli algoritmi di controllo del drone, anticipando le azioni evasive delle falene mentre il drone si avvicina.
“Per alcune specie di falene, abbiamo scoperto che questo ha l’effetto che non volano nemmeno più, diminuendo rapidamente la loro attività di volo nei nostri sistemi.” Dayo Jansen, studente di dottorato all’Università di Wageningen.
Lo scopo di questa ricerca è approfondire alcune delle specie più comuni e dannose nelle serre europee e garantire che i sistemi siano pronti per un approccio su misura contro di esse. Jansen conclude: ” Speriamo di illustrare l’effetto positivo che deriva dal colmare il divario tra biologi, ingegneri e industria “.