Astronomia, perché sono scomparse le nubi su Nettuno?

Per la prima volta in quasi in circa 30 anni di osservazioni astronomiche, le nubi su Nettuno sono pressoché svanite. Le immagini riprese dal 1994 al 2022 dall’Osservatorio WM Keck, insieme a quelle del telescopio spaziale Hubble della Nasa, ci hanno mostrato che le classiche striature bianche, che ricordano i cirri terrestri, che, ad eccezione del Polo Sud del pianeta gassoso, nel 2023 sono scomparse. La causa della scomparsa delle nuvole su Nettuno non è ancora del tutto chiara. Gli scienziati ritengono che possa essere dovuta a una combinazione di fattori, tra cui:

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  • L’attività solare: l’attività solare varia in cicli di circa 11 anni, con un periodo di massima attività e uno di minima attività. Durante il periodo di massima attività, il Sole emette più radiazioni, che possono influenzare l’atmosfera dei pianeti del Sistema Solare. In particolare, le radiazioni solari possono riscaldare la parte superiore dell’atmosfera di Nettuno, rendendo più difficile la formazione di nuvole.
  • I cambiamenti climatici interni: Nettuno è un pianeta molto attivo, con venti che soffiano a velocità fino a 2.200 chilometri all’ora. Questi venti possono trasportare calore e sostanze chimiche nell’atmosfera, influenzando la formazione delle nuvole.
  • L’interazione con altri pianeti del Sistema Solare: Nettuno è il più esterno dei pianeti del Sistema Solare e, quindi, è più soggetto all’influenza degli altri pianeti. Ad esempio, l’orbita di Nettuno viene perturbata dagli altri pianeti gassosi, come Giove e Saturno. Queste perturbazioni possono influenzare la circolazione atmosferica di Nettuno, e quindi la formazione delle nuvole.

I risultati delle osservazioni – pubblicati sulla rivista Icarus – parlano di una presunta connessione tra la scomparsa delle nubi di Nettuno e il ciclo undecennale dell’attività solare: una scoperta sorprendente, visto che Nettuno è il pianeta più lontano dal Sole e riceve solo 1/900 della luce solare che riceve la Terra. In base alle osservazioni del telescopio spaziale Hubble, gli scienziati ritengono che la scomparsa delle nuvole su Nettuno sia cominciata nel 2019:

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In quel periodo, l’attività solare era in fase di minima attività. Inoltre, le immagini del telescopio spaziale James Webb, scattate nel 2022, hanno mostrato che le nuvole di Nettuno sono ancora molto rarefatte. Gli scienziati stanno continuando a studiare questo fenomeno per comprenderne meglio le cause. Autori della scoperta sono un gruppo di astronomi guidato dall’Università della California, Berkeley, che hanno osservato la graduale scomparsa delle nubi normalmente riscontrate lungo le medie latitudini del gigante ghiacciato hanno iniziato a svanire piuttosto velocemente nel 2019, nel giro di pochi mesi. «Anche quattro anni dopo, le immagini che abbiamo scattato lo scorso giugno hanno mostrato che le nubi non sono tornate ai loro livelli precedenti», ha affermato Erandi Chavez del Centro di astrofisica dell’Università di Harvard. «Questo è estremamente eccitante e inaspettato, soprattutto perché il precedente periodo di bassa attività nuvolosa di Nettuno non era stato così drammatico e prolungato».

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Stando a quanto si apprende, lo studio scientifico ha visto l’analisi di numerose immagini registrate in un periodo compreso tra il 1994 ed il 2022 sfruttando la seconda generazione della Near-Infrared Camera (Nirc2) al Keck, accoppiata al suo sistema di ottica adattiva (dal 2002), così come le osservazioni effettuate all’Osservatorio Lick (2018-2019) e quelle del telescopio spaziale Hubble (dal 1994). Negli ultimi anni le osservazioni del Keck sono state integrate da immagini prese nell’ambito del Twilight Observing Program e da immagini del telescopio spaziale Hubble riprese nell’ambito del programma Outer Planet Atmospheres Legacy (Opal).

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Per saperne di più:

  • Leggi su Icarus l’articolo “Evolution of neptune at near-infrared wavelengths from 1994 through 2022” di Erandi Chavez, Imke de Pater, Erin Redwing, Edward M. Molter, Michael T. Roman, Andrea Zorzi, Carlos Alvarez, Randy Campbell, Katherine de Kleerf, Ricardo Hueso, Michael H. Wong, Elinor Gates, Paul David Lynam, Ashley G. Daviesi, Joel Aycock, Jason Mcilroy, John Pelletier, Anthony Ridenour e Terry Stickel

Fonte: https://www.media.inaf.it/2023/08/18/scomparsa-nubi-nettuno/

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#astronomia #nettuno

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