Intorno al 1865, un venditore ambulante egiziano fu catturato in una fotografia mentre vendeva mummie per un sacco di soldi:
Durante il 1800, l’attività di vendita di mummie in Egitto era un commercio in espansione, alimentato dal fascino del mondo occidentale per l’antico Egitto e i suoi manufatti. L’Egittomania, o l’ossessione per tutto ciò che è egiziano, ha avuto un impatto significativo sulla cultura, l’arte e la moda europea. Il crescente interesse per l’Egittologia ha portato molti ricchi europei e americani a raccogliere antichità egiziane, comprese le mummie, come curiosità esotiche e status symbol:
Di conseguenza, in Egitto è emerso un fiorente mercato nero di mummie e altri antichi manufatti. La gente del posto avrebbe svuotato tombe per vendere le mummie ai collezionisti disposti a pagare per ottenerle. Spesso, le mummie venivano anche macinate in polvere e vendute come “mummia“, una sostanza che si credeva avesse proprietà medicinali. L’attività di vendita di mummie era così redditizia che a volte le finte mummie venivano create per soddisfare la domanda.
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