“Un macchinario simile ai neuroni aiuta gli anemoni a decidere quando pungere” – il risultato di una ricerca italiana approfondisce le decisioni sulla puntura degli anemoni. «Gli anemoni hanno cellule speciali che lanciano punte urticanti per proteggersi o per cacciare le prede: le decisioni su quando rilasciarle e dove mirare si basano sull’attività dei canali ionici del calcio simili a quelli dei neuroni umani». In habitat e scenari così complessi, gli adattamenti più piccoli e sottili possono cambiare drasticamente il comportamento di un organismo.
Per New Scientist, la Prof.ssa Agnese Seminara commenta i risultati di “Molecular tuning of sea anemone stinging“, un articolo pubblicato congiuntamente con il postdoc Yujia Qi e il Bellono Lab dell’Università di Harvard. Questo è quello che ci ha raccontato del loro lavoro: «La nostra teoria del processo decisionale chiarisce come questi animali dovrebbero pungere, al fine di massimizzare i benefici e minimizzare i costi. Negli esperimenti, scopriamo che la puntura segue il comportamento previsto. Quindi in qualche modo queste cellule esplosive mettono in atto decisioni ottimali anche se gli anemoni non hanno cervello. Questo è un risultato entusiasmante e apre molte domande: come si radica il comportamento ottimale nel meccanismo molecolare che controlla la puntura negli anemoni, nelle meduse e in altri cnidari?». Fonte: https://malga.unige.it/news/17099
L’articolo su https://www.newscientist.com/article/2384993-neuron-like-machinery-helps-anemones-decide-when-to-sting/
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