Dal 10 maggio 2024 potente tempesta geomagnetica sulla Terra, avvistate aurore boreali e fenomeni simili

Dal 10 maggio 2024, una tempesta solare insolitamente potente ha cominciato a colpire la Terra e potrebbe produrre l’aurora boreale negli Stati Uniti ed in Europa, oltre a mettere potenzialmente a rischio l’energia elettrica e le comunicazioni:

La National Oceanic and Atmospheric Administration ha emesso un raro e grave avviso di tempesta geomagnetica quando un’esplosione solare ha raggiunto la Terra venerdì pomeriggio, ore prima del previsto. Gli effetti potrebbero perdurare per tutto il fine settimana e forse anche la prossima settimana. L’evento ha provocato diverse conseguenze, tra cui:

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  • Aurore boreali visibili a basse latitudini: spettacolari aurore boreali sono state osservate in tutto il mondo, anche in zone ben lontane dai poli come l’Italia centrale e meridionale.
  • Disagi alle reti elettriche: la tempesta ha causato lievi interruzioni alle reti elettriche in alcune zone, soprattutto in Nord America.
  • Disturbi ai sistemi di navigazione satellitare: il GPS e altri sistemi di navigazione satellitare hanno subito temporanee interruzioni.
  • Possibili effetti sulla salute umana: le forti tempeste geomagnetiche possono avere effetti negativi sulla salute umana, soprattutto per le persone con pacemaker cardiaci o altri dispositivi elettronici impiantati.

Fonti:

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Negli ultimi giorni, sei espulsioni di massa coronale (esplosioni di materiale solare, plasma) si sono verificate da questa macchia solare, mandando miliardi di tonnellate di materiale coronale a sfrecciare nello spazio a più di un milione di miglia all’ora. Poiché questa macchia solare è attualmente rivolta verso la terra, parte di questa CME è destinata a passare attraverso la nostra atmosfera. Poiché il Sole è a 93 milioni di miglia di distanza, le CME impiegano alcuni giorni per raggiungere la Terra. Ebbene, quel momento è arrivato e la tempesta geomagnetica è iniziata. Un episodio simile si era verificato nel mese di novembre del 2023, quando alcuni esperti hanno messo in dubbio il presunto fenomeno delle aurore boreali osservate in Italia, associandolo invece a quello dell’interazione tra le onde radio e le particelle cariche dell’atmosfera ma all’infuori dell’aurora boreale. I SAR si formano infatti più a sud dell’anello aurorale vero e proprio e rappresentano fenomeni di difficile interpretazione.

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