È un modo inquietante di iniziare la giornata: dopo aver impostato la sveglia la sera prima, ci si sveglia di soprassalto pochi minuti prima che suoni. Coincidenza? Probabilmente no, secondo una ricerca scientifica pubblicata già molti anni fa:
Era il 1999 quando sulla popolare rivista scientifica Nature si parlava di uno studio scientifico che affrontava il ruolo dei livelli di un ormone dello stress che sembrano aumentare circa un’ora prima per chi dorme prevedendo di svegliarsi in anticipo. Le scoperte potrebbero aiutare gli scienziati a capire come lo stress possa causare insonnia. Circa un quarto degli adulti riesce a svegliarsi a piacimento, senza l’aiuto di una sveglia. Un altro quarto usa le sveglie come riserva, ma di solito si sveglia comunque in orario. (Il resto di noi si alza con un gemito o dorme troppo.) Nei dormienti che si aspettavano una sveglia mattutina, i livelli dell’ormone adrenocorticotropina, noto per raggiungere il picco subito dopo il risveglio, hanno iniziato a salire verso le 4:30. Coloro che sono stati sorpresi da un risveglio anticipato del previsto non hanno avuto tale aumento fino a dopo il risveglio. Durante il giorno, l’adrenocorticotropina viene rilasciata in risposta allo stress e i ricercatori ipotizzano che il rilascio mattutino potrebbe essere un adattamento che prepara il corpo allo stress del risveglio.
“Le persone tendono a pensare che siamo in stato di morte cerebrale quando dormiamo”, dichiarò all’epoca della diffusione dello studio scientifico lo psicologo William Moorcroft del Luther College di Decorah, Iowa. Ma il nuovo lavoro è una dimostrazione convincente che chi dorme “riesce a tenere traccia cognitiva del tempo, forse anche meglio di quando è sveglio”. Ma non si sa esattamente come il cervello riesca a cronometrare questo trucco. “Stanno guardando la campanella della sveglia [naturale], ma dov’è l’orologio?” – si chiese il neuroscienziato Craig Heller, della Stanford University.
Born afferma che il suo prossimo passo sarà cercare schemi elettrici dell’attività cerebrale che potrebbero indicare la fonte del segnale di risveglio. Una migliore comprensione del processo, affermano gli scienziati, potrebbe aiutare a spiegare la connessione tra stress e notti insonni. Oltre allo studio citato, diverse ricerche supportano l’idea che mantenere orari di sonno regolari, anche nei fine settimana, sia fondamentale per il benessere psicofisico. Seguire un “programma di sonno”, come lo definisce l’articolo, favorisce un sonno migliore e una maggiore energia durante il giorno. Quindi, la prossima volta che vi sveglierete spontaneamente prima della sveglia, non pensate di aver perso minuti preziosi di sonno, ma sorridete: il vostro corpo sta semplicemente funzionando come un orologio ben sincronizzato!
Fonti: https://www.science.org/content/article/rude-awakenings
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