Ferragosto, il mistero sulle reali origini: la storia di “Feriae Augusti” non godrebbe di prove sufficienti e c’è chi parla persino di fake news

dettaglio di Augusto di Prima Porta, Musei Vaticani

Le radici del Ferragosto affondano nell’antica Roma, più precisamente nel 18 a.C. quando l’imperatore Ottaviano Augusto istituì le Feriae Augusti, ovvero le “ferie di Augusto“. L’obiettivo era quello di unificare e dare un carattere ufficiale alle numerose feste popolari che si celebravano in estate, molte delle quali legate ai cicli agricoli e alla ringraziamento agli dei per il raccolto.

  • Le radici pagane: Secondo una ricostruzione popolarmente accettata da tempo, le Feriae Augusti erano un periodo di riposo e festeggiamenti che traevano origine dalla tradizione dei Consualia, feste dedicate a Conso, dio della terra e della fertilità. Si celebravano la fine dei lavori agricoli e si ringraziava per i raccolti.
  • Il nome: Secondo questa ricostruzione, il termine di Ferragosto deriverebbe proprio da questa locuzione latina, “Feriae Augusti”, e indica il riposo di Augusto.
  • L’integrazione cristiana: Con l’avvento del cristianesimo, la festa assunse un nuovo significato. Il 15 agosto, data dell’Assunzione di Maria Vergine in cielo, si sarebbero sovrapposte alle Feriae Augusti, dando vita alla celebrazione che conosciamo oggi.

Ferragosto, il mistero sulle reali origini:

Oggi, il Ferragosto è una festa ricca di storia e significati. È un momento in cui si intrecciano tradizioni antiche e fede religiosa, dando vita a una celebrazione che da secoli accompagna l’estate degli italiani. Il termine Ferragosto deriverebbe dalla locuzione latina Feriae Augusti (riposo di Augusto) indicante una festività istituita dall’imperatore Augusto nel 18 a.C. da celebrarsi il 1º agosto e che si aggiungeva alle altre festività cadenti nello stesso mese, come i Vinalia rustica, i Nemoralia o i Consualia. Sarebbero state periodo di riposo e di festeggiamenti che traeva origine dalla tradizione dei Consualia, feste che celebravano la fine dei lavori agricoli, dedicate a Conso, dio della terra e della fertilità. L’antico Ferragosto, oltre agli evidenti fini di auto-promozione politica, aveva lo scopo di collegare le principali festività agostane per fornire un adeguato periodo di riposo, anche detto Augustali, necessario dopo le grandi fatiche profuse durante le settimane precedenti. Nel corso dei festeggiamenti in tutto l’impero si organizzavano corse di cavalli; gli animali da tiro (buoiasini e muli) venivano dispensati dal lavoro e agghindati con fiori. Queste tradizioni rivivono oggi, pressoché immutate nella forma e nella partecipazione, nel “Palio dell’Assunta” che si svolge a Siena il 16 agosto. La denominazione “palio” deriva dal pallium, il drappo di stoffa pregiata che era il consueto premio per i vincitori delle corse di cavalli nell’Antica Roma.[2] In occasione del Ferragosto, i lavoratori avrebbero fatto gli auguri ai padroni, ottenendo in cambio una mancia; l’usanza si radicò fortemente, tanto che in età rinascimentale fu resa obbligatoria nello Stato Pontificio.[3] La festa fu spostata dal 1º al 15 agosto dalla Chiesa cattolica, che volle far coincidere la ricorrenza laica con la festa religiosa dell’Assunzione di Maria.[4] Tuttavia, online c’è qualcuno che fatto notare come questa ricostruzione non godrebbe, almeno sino ad oggi, di certezze storiche e potrebbe persino rappresentare una mala interpretazione dei fatti storici:

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La storia di “Feriae Augusti” non godrebbe di sufficienti:

A mancare sarebbero le documentazioni che attesterebbero effettivamente le “Ferie Auguste” nel periodo della metà del mese di agosto nell’epoca romana. Tale constatazione posticiperebbe le origini del Ferragosto almeno nel periodo Medievale. Il culto di Ferragosto potrebbe essere invece nato successivamente alla caduta dell’Impero Romano d’occidente per coprire sostituire il Diana, (una dea italica, latina e romana, signora delle selve, protettrice degli animali selvatici, custode delle fonti e dei torrenti, protettrice delle donne, cui assicurava parti non dolorosi, e dispensatrice della sovranità) con quellod della Madonna. Tale iniziativa, potrebbe essere quindi riconducibile ad una creazione della festa da parte dello Stato Pontificio e non romano.

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Il Ferragosto durante il fascismo:

La tradizione popolare della gita turistica di Ferragosto nasce durante il ventennio fascista. A partire dalla seconda metà degli anni venti, nel periodo ferragostano, attraverso le associazioni dopolavoristiche delle varie corporazioni, il regime organizzava centinaia di gite popolari. In particolare dal ferragosto 1931 al settembre 1939 ciò fu favorito dall’istituzione dei Treni popolari speciali, inizialmente solo di 3ª classe, con prezzi fortemente scontati.[5]L’iniziativa offriva la possibilità anche alle classi sociali meno abbienti di visitare le città italiane o di raggiungere le località marine o montane. L’offerta era limitata ai giorni 13, 14 e 15 agosto e comprendeva due formule, Gita di un sol giorno, nel raggio di circa 100 km, e Gita dei tre giorni con raggio di circa 200 km.[6] Essi furono popolarmente ribattezzati treni di Ferragosto, benché, secondo fonti autorevoli, un regime tariffario popolare fosse applicato per tutta la stagione estiva.[7]

  • In Lombardia e in Piemonte, fino ai primi decenni del XX secolo, era usanza dei datori di lavoro “dare il ferragosto” (in lombardo dà ol faravost), che consisteva nel donare emolumenti in denaro o in beni commestibili ai dipendenti in modo che potessero trascorrere lietamente il giorno di Ferragosto con le famiglie. Nei cantieri edili, verso la fine di luglio, sulla parte più elevata del fabbricato in costruzione veniva fissato dai muratori un grande ramo, detto pianta dol faravost, che rammentava scherzosamente all’impresario l’imminente esborso della tradizionale mancia.
  • Torino fino alla metà del XX secolo molti cittadini si recavano per pranzare, al ristorante o al sacco, nel parco in riva al Po adiacente alla chiesa della Madonna del Pilone. Tale costumanza era denominata in piemontese Festa dle pignate a la Madòna dël Pilon, ovvero Festa delle pentole alla Madonna del Pilone.[8]
  • Messina si svolge la processione della Vara di Messina dedicata alla Madonna Assunta.
  • A Cefalù si svolge una processione marittima dove una barca, contenente la statua dell’assunta, viene seguita da tante altre barche di pescatori.
  • Porto Santo Stefano il giorno di Ferragosto si svolge il Palio Marinaro dell’Argentario, antica gara remiera.
  • Sarteano, poco prima del tramonto, si svolge la Giostra del Saracino.
  • La smorfia napoletana assegna al Ferragosto il numero 45.

 

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