Verso gli ultimi giorni del mese di agosto del 2024, numerosi avvistamenti di misteriosi oggetti luminosi (disintegratisi nell’atmosfera) sono stati segnalati in Italia. Istintivamente, si penserebbe subito al transito di uno sciame meteorico (non a caso, il transito delle Perseidi si può svolgere anche oltre il 20 agosto) ma tale specifica circostanza potrebbe invece riguardare attività antropiche:
Perché non sono solo stelle cadenti?
- Numero e frequenza: Il numero di avvistamenti in un breve lasso di tempo e la loro concentrazione in una determinata area geografica sono insoliti per le classiche stelle cadenti, che sono fenomeni più sporadici e legati a specifici sciami meteorici.
- Traiettorie e luminosità: I detriti spaziali, rientrando nell’atmosfera terrestre, possono presentare traiettorie più lunghe e luminose rispetto alle meteore, e talvolta frammentarsi in più parti.
- Eventi recenti: La crescente quantità di oggetti artificiali in orbita terrestre ha aumentato la probabilità di rientri incontrollati, rendendo sempre più frequenti questi eventi.
Cosa sono quindi questi detriti?
Con ogni probabilità, si tratta di piccoli frammenti di satelliti o altri oggetti spaziali che, giunti al termine della loro vita operativa o a causa di manovre errate, sono rientrati nell’atmosfera terrestre disintegrandosi. Un nuovo studio, pubblicato su Nature Astronomy, ha stimato la probabilità di incidenti causati dalla caduta di componenti di razzi nei prossimi dieci anni. Ogni minuto di ogni giorno, piovono su di noi detriti dallo spazio, un pericolo di cui siamo quasi del tutto inconsapevoli. Le particelle microscopiche provenienti da asteroidi e comete scorrono attraverso l’atmosfera per depositarsi inosservate sulla superficie terrestre, arrivando a circa 40.000 tonnellate di polvere ogni anno. Sebbene questo non sia un problema per noi, tali detriti possono danneggiare i veicoli spaziali, come è stato recentemente riportato per il telescopio spaziale James Webb. Occasionalmente, un campione più grande arriva come meteorite e, forse una volta ogni 100 anni circa, un corpo di decine di metri di diametro riesce a guidare attraverso l’atmosfera per scavare un cratere.
Perché è importante parlarne?
- Consapevolezza: È fondamentale informare la popolazione sui rischi connessi alla crescente quantità di detriti spaziali in orbita e sull’importanza di una gestione sostenibile dello spazio.
- Ricerca: Questi eventi rappresentano un’opportunità per gli scienziati di studiare i fenomeni atmosferici e i materiali utilizzati nella costruzione dei satelliti.
- Sicurezza: Sebbene la maggior parte dei detriti si disintegri completamente durante il rientro, è importante monitorare costantemente la situazione per prevenire eventuali danni a persone o cose.
Cosa possiamo fare?
- Informarsi: Seguire le notizie e le comunicazioni ufficiali per rimanere aggiornati sugli avvistamenti e sulle misure di sicurezza.
- Collaborare: Se si avvista un fenomeno sospetto, segnalarlo alle autorità competenti o alle associazioni astronomiche.
- Sostenere la ricerca: Contribuire allo sviluppo di tecnologie per il monitoraggio e la rimozione dei detriti spaziali.
In conclusione, gli avvistamenti di fine agosto 2024 in Italia sono un chiaro segnale dell’impatto dell’attività umana sullo spazio. È necessario un impegno collettivo per affrontare questa sfida e garantire la sostenibilità dell’esplorazione spaziale. Ci sono anche tentativi di lanciare razzi riutilizzabili che, ad esempio, SpaceX ha dimostrato e Blue Origin sta sviluppando. Questi creano molti meno detriti, anche se ce ne saranno alcuni di vernice e trucioli di metallo, poiché tornano sulla Terra in modo controllato. Molte agenzie prendono sul serio i rischi. L’Agenzia spaziale europea sta pianificando una missione per tentare di catturare e rimuovere detriti spaziali con un robot a quattro braccia. L’ONU, tramite il suo Office of Outer Space Affairs, ha pubblicato una serie di Linee guida per la mitigazione dei detriti spaziali nel 2010, che sono state rafforzate nel 2018. Tuttavia, come sottolineano gli autori del nuovo studio, queste sono linee guida, non diritto internazionale, e non forniscono dettagli su come le attività di mitigazione dovrebbero essere implementate o controllate.
Fonti:
- https://www.nature.com/articles/s41550-022-01718-8
- https://arxiv.org/ftp/arxiv/papers/2207/2207.05632.pdf
- https://clearspace.today/
- https://theconversation.com/scientists-calculate-the-risk-of-someone-being-killed-by-space-junk-186666
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