CAMS Profondità ottica totale degli aerosol a 550 nm che mostra il trasporto della polvere sahariana e del fumo degli incendi canadesi attraverso l’Oceano Atlantico settentrionale tra il 1° e il 31 agosto 2024. (Fonte: CAMS/ECMWF) SCARICA QUI L’ANIMAZIONE /SCARICA QUI I DATI
Il Servizio di monitoraggio dell’Atmosfera di Copernicus (Copernicus Atmosphere Monitoring Service – CAMS) traccia regolarmente gli indicatori chiave della composizione dell’atmosfera in tutto il mondo, tra cui la qualità dell’aria superficiale in Europa, le emissioni di fumo dagli incendi boschivi e le concentrazioni globali di inquinanti atmosferici e gas serra. I dati sono basati su un sistema di modellazione operativa unico nel suo genere, che assimila le osservazioni della Terra e le misurazioni delle reti in situ in un quadro di garanzia di qualità rigoroso. Questo bollettino evidenzia alcuni degli eventi significativi legati alla composizione dell’atmosfera che si sono verificati durante l’estate boreale (giugno-luglio-agosto) del 2024:
Gli incendi in Sud America e Canada hanno prodotto notevoli emissioni di carbonio e di particolato:
La stagione degli incendi in Sud America, che si sviluppa tipicamente tra la fine di luglio e il mese di agosto di ogni anno, è stata particolarmente significativa con roghi intensi e diffusi in Bolivia e Brasile, compresa la regione del Pantanal, che ospita le più grandi zone umide tropicali del mondo. La regione è stata colpita da gravi incendi boschivi a partire dagli ultimi giorni di maggio ed è proseguita per gran parte nei mesi di giugno, luglio e soprattutto agosto. Rispetto allo stesso periodo dei 21 anni precedenti, i dati CAMS sulle emissioni di incendi mostrano che nel 2024 sono state complessivamente superiori alla media. Le emissioni da incendio sono state eccezionalmente elevate in Bolivia e negli Stati brasiliani di Amazonas e Mato Grosso do Sul (la regione in cui si trova la maggior parte delle zone umide del Pantanal), che hanno registrato le emissioni totali stimate più alte dell’anno, rispettivamente 44, 22 e 13 megatonnellate di carbonio. Nel 2024 il Nord America ha sperimentato di nuovo un’estate estrema per quanto riguarda gli incendi boschivi, seconda solo al 2023 in termini di emissioni totali stimate. Molti incendi si sono verificati per gran parte del mese di luglio e di agosto, sia in Canada che negli Stati Uniti occidentali. Di conseguenza, nei Territori del Nord-Ovest, nel Saskatchewan e nel Manitoba del Canada si sono già registrate le più alte emissioni di carbonio da incendi boschivi per il mese di agosto nel GFAS (CAMS fire emissions dataset), contribuendo alle emissioni totali stimate per giugno, luglio e agosto per il Canada di poco più di 80 megatonnellate, superando il livello del 2023 in cui il Paese ha registrato le più alte emissioni di carbonio di agosto dal 2003. Anche l’Europa sudorientale ha visto una significativa attività di incendi boschivi durante l’estate. Nei mesi di luglio e agosto si sono verificati diversi episodi che hanno compromesso la qualità dell’aria nella regione, di cui particolarmente significativi sono stati quelli verificatisi nella Macedonia settentrionale, in Grecia, in Bulgaria e in alcuni altri Paesi balcanici. Uno degli incendi ha avuto luogo nelle vicinanze di Atene, con gravi ripercussioni sulla qualità dell’aria della città. Ulteriori informazioni sugli incendi canadesi del 2024 sono disponibili in questo articolo. Un riepilogo più dettagliato degli incendi di quest’estate sarà pubblicato nel corso del mese.
Episodi quasi continui di polvere sahariana hanno interessato l’Europa e l’America:
Sono state osservate quantità significative di polvere dal deserto sahariano attraversare il Nord Atlantico verso la regione caraibica, continuando una dinamica osservata per un periodo prolungato. Le informazioni CAMS sulla profondità ottica dell’aerosol di polvere (AOD) mostrano impulsi regolari di polvere sahariana che attraversano l’Oceano Atlantico nei mesi di giugno, luglio e agosto. La polvere ha avuto un impatto sulla qualità dell’aria nei Caraibi, raggiungendo in alcune occasioni la penisola dello Yucatan, il Guatemala, l’Honduras e il Nicaragua settentrionale. Un trasporto di polvere particolarmente importante è stato l’ episodio Calima, osservato il 20 agosto, che ha attraversato le Isole Canarie prima di viaggiare verso ovest attraverso l’Atlantico. Questo fa seguito a un altro episodio significativo di trasporto di polveri sahariane che ha interessato l’Europa sudorientale all’inizio di giugno, e che ha portato a elevate concentrazioni di PM10 in superficie in aree come la Bulgaria, Cipro o la Grecia per diversi giorni, con valori significativamente superiori alla soglia di esposizione media di 24 ore di 50 µg/m3 stabilita dall’Unione Europea per la qualità dell’aria. Maggiori informazioni in questo articolo sul più recente episodio di polvere sahariana che ha colpito i Caraibi.
L’SO2 vulcanica della penisola islandese di Reykjanes raggiunge l’Europa:
Rapporto di miscelazione dell’SO2 al suolo che mostra un aumento dei valori in tutta Europa in seguito al trasporto del pennacchio dell’eruzione di Reykjanes, secondo la previsione globale CAMS inizializzata il 27 agosto 2024 alle 00 UTC e valida per le 12 UTC. (Fonte: CAMS/ECMWF) SCARICA QUI L’IMMAGINE
Il CAMS ha seguito da vicino l’attività vulcanica della penisola islandese di Reykjanes, che è stata attiva per tutto l’anno. Durante l’estate, sono state segnalate eruzioni in luglio e agosto, portando il numero totale a sei in questa regione nel 2024. Il pennacchio risultante dall’eruzione del 22 agosto ha raggiunto il continente europeo il 26 agosto, con un segnale rilevato nelle concentrazioni di SO2 al suolo in diverse stazioni di monitoraggio in Francia, Belgio e Germania. Le concentrazioni sono rimaste al di sotto della soglia oraria di 350 μg/m³, il livello al quale le concentrazioni di SO₂ potrebbero iniziare a rappresentare un rischio per la salute umana. Sono state osservate emissioni vulcaniche anche sull’Etna, uno dei vulcani più noti d’Europa, che è stato attivo nel luglio 2024. I dati CAMS mostrano diversi pennacchi di SO2 derivanti da questa attività, in particolare il 5, 16 e 22 luglio. Questi pennacchi sono stati spinti a sud verso il Mediterraneo e hanno avuto un impatto minimo sulla qualità dell’aria al di fuori delle vicinanze del vulcano. Per maggiori informazioni sul monitoraggio CAMS dell’attività vulcanica nella penisola di Reykjanes, è possibile consultare questo articolo.
Qualità dell’aria – Alti livelli di ozono in Europa durante le Olimpiadi:
Previsione d’insieme regionale CAMS delle concentrazioni di ozono in superficie da previsioni inizializzate il 30 luglio alle 00 UTC e valide per il 31 luglio 2024. (Fonte: CAMS/ECMWF)
Uno dei rischi ambientali normalmente associati all’estate e al relativo aumento delle temperature è la diminuzione della qualità dell’aria, in particolare associata all’aumento delle concentrazioni di ozono al suolo. Anche se quest’estate i livelli di ozono superficiale sono rimasti entro la soglia regolamentare di 120 µg/m3 per le 8 ore, il CAMS ha osservato tre particolari periodi in cui le condizioni erano favorevoli all’aumento delle concentrazioni di ozono: fine giugno, 17-20 luglio e 29 luglio-4 agosto, che hanno coinciso con la celebrazione dei Giochi Olimpici a Parigi. Per maggiori informazioni sull’inquinamento da ozono durante la scorsa estate, consultare questo articolo.
Le analisi e le ricerche del CAMS sono fondamentali per l’analisi dell’impatto degli incendi in tutto il mondo:
La collaborazione tra il CAMS e l’ECMWF e diversi istituti di monitoraggio della Terra ha portato quest’estate alla stesura di due rapporti distinti sull’evoluzione delle variabili rilevanti del clima e dell’atmosfera terrestre: il rapporto BAMS (Bulletin for American Meteorological Society) sullo stato del clima e il rapporto State of Wildfires 2023-2024 pubblicato da un collettivo di scienziati. Gli scienziati del CAMS hanno contribuito alla 34a versione del rapporto BAMS sullo stato del clima fornendo un’analisi degli aerosol, della combustione di biomasse e dell’evoluzione del monossido di carbonio. Nel 2023 i tre parametri sono stati fortemente influenzati da eccezionali incendi selvaggi in Canada, che aiutano a contestualizzare questo evento da record.
Gli incendi boschivi sono stati ulteriormente approfonditi nel rapporto State of Wildfires pubblicato sulla rivista Earth System Science Data. I dati CAMS GFAS e le rianalisi PM2.5 hanno fornito approfondimenti critici durante l’intero progetto sulle emissioni di carbonio degli incendi e sugli impatti sulla qualità dell’aria, contribuendo alla comprensione delle dinamiche degli incendi selvaggi e dei loro impatti più ampi. Francesca di Giuseppe, Scienziata senior di ECMWF, e Mark Parrington, Scienziato senior di CAMS, hanno contribuito in modo significativo a questo rapporto. È possibile consultare questi articoli per saperne di più sul contributo del CAMS al BAMF e sui dati utilizzati nel rapporto State of Wildfires. Il CAMS collabora anche con l’Organizzazione meteorologica mondiale (WMO) per la preparazione del Bollettino sulla qualità dell’aria e sul clima. Il prossimo bollettino è previsto per il 07 settembre 2024.
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