Ottobre 1604: l’astronomo Johannes Kepler osserva una supernova

Nell’ottobre del 1604, una nuova stella apparve nel cielo, lasciando perplessi gli astronomi dell’epoca. Osservata per la prima volta il 9 ottobre, l’astronomo tedesco Johannes Kepler (1571-1630) iniziò le sue osservazioni il 17 ottobre e seguì la nuova stella per oltre un anno. Durante quel periodo, si illuminò fino a raggiungere una magnitudine di -2,5, oscurando Giove, e per diverse settimane rimase visibile durante il giorno. La pubblicazione delle sue osservazioni dettagliate nel 1606 portò gli astronomi a chiamare la stella Supernova di Keplero, oggi formalmente designata come supernova SN 1604. Gli astronomi dell’epoca non sapevano cosa avesse causato l’improvvisa apparizione della stella e la sua successiva scomparsa, ma il fenomeno contribuì a modellare la cosmologia europea verso il modello eliocentrico proposto dall’astronomo polacco Niccolò Copernico mezzo secolo prima. Oggi gli astronomi definiscono SN 1604 una supernova di tipo Ia, derivante dall’esplosione di una nana bianca, e utilizzano telescopi terrestri e spaziali per studiarne i resti. L’astronomo italiano Lodovico delle Colombo osservò per la prima volta la supernova nella costellazione di Ofiuco il 9 ottobre. Keplero, che all’epoca lavorava a Praga, sentì voci sulla nuova stella ma non la osservò fino al 17 ottobre. Continuò a monitorare la stella per oltre un anno, ispirato dal precedente lavoro delle osservazioni dell’astronomo danese Tycho Brahe su un fenomeno simile, la supernova del 1572. La nuova stella si illuminò rapidamente fino a raggiungere una magnitudine di -2,5, oscurando Giove, e per tre settimane poté essere vista di giorno prima di svanire definitivamente nell’oscurità nel marzo 1606. Keplero poté fare solo osservazioni a occhio nudo, poiché l’astronomo italiano Galileo Galilei non puntò il suo telescopio appena inventato verso il cielo per altri quattro anni dopo che SN 1604 scomparve dalla vista. Gli astronomi di oggi hanno capito che ciò che Keplero e altri credevano fosse la nascita di una nuova stella in realtà rappresentava la morte violenta di una stella. Gli astronomi di oggi classificano le supernove in base alle loro caratteristiche e SN 1604 appartiene al gruppo noto come supernove di tipo Ia, che si trovano tipicamente in sistemi stellari binari composti da una nana bianca e una gigante rossa. La forza gravitazionale della nana bianca attira materiale dalla sua compagna più grande e meno densa fino a raggiungere una massa critica, circa 1,4 volte la massa del nostro Sole. A quel punto, inizia una reazione termonucleare a catena incontrollata, che causa un rilascio di enormi quantità di energia, inclusa la luce, che vediamo come un improvviso aumento di luminosità di una stella altrimenti fioca.

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Immagini dei resti di supernova di Kepler in diverse porzioni dello spettro elettromagnetico. A sinistra: immagine a raggi X dall’osservatorio a raggi X Chandra . Al centro: immagine visibile dal telescopio spaziale Hubble . A destra: immagine infrarossa dal telescopio spaziale Spitzer.

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Più tardi, nel 1606, Keplero riassunse le sue osservazioni nel suo libro De Stella nova in pede Serpentarii (Sulla nuova stella al piede di Ofiuco), pubblicato a Praga. Si ritiene che SN 1604 si trovi a circa 20.000 anni luce di distanza, vicino al bordo di un complesso di nebulose oscure. Keplero e i suoi contemporanei osservarono non solo l’ultima supernova nota nella Via Lattea, ma anche l’ultima supernova visibile a occhio nudo fino al 1987. Quella, la Supernova 1987A, apparve nella Grande Nube di Magellano, una piccola galassia satellite della Via Lattea.

Le esplosioni di supernova lasciano dietro di sé dei resti e quelli di SN 1604 rimangono visibili oggi. Strumenti terrestri e spaziali che utilizzano diverse parti dello spettro elettromagnetico studiano questi resti per comprendere meglio le loro origini. I resti di SN 1604 emettono energia più intensamente nelle parti radio e raggi X dello spettro elettromagnetico. Negli ultimi anni, gli astronomi hanno utilizzato le supernove di tipo Ia per determinare la velocità di espansione dell’universo. Poiché le supernove di tipo Ia si verificano tutte in stelle di circa 1,4 masse solari, emettono circa la stessa quantità di luce. Ciò le rende utili come indicatori di distanza: se una supernova di tipo Ia è più debole di un’altra, è più lontana di una quantità che gli astronomi possono calcolare. Sulla base di queste informazioni, gli astronomi ritengono che l’espansione dell’universo stia accelerando, probabilmente a causa della presenza di una misteriosa sostanza chiamata energia oscura.

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Eventi nella storia mondiale nel 1604:

1° gennaio – Prima rappresentazione dell’opera teatrale Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare.

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22 marzo – Carlo IX inizia il suo regno come re di Svezia.

5 agosto – Sokolluzade Mehmed Pasha diventa il nuovo Gran Visir ottomano a Costantinopoli.

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18 agosto – Inghilterra e Spagna firmano il Trattato di Londra, ponendo fine alla loro guerra durata 20 anni.

1 settembre – Sri Guru Granth Sahib, il testo religioso del Sikhismo, viene installato all’Hamandir Sahib ad Amritsar, in India.

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4 ottobre – L’imperatore d’Etiopia Za Dengel viene ucciso in battaglia con le forze di Za Sellase, che ripristina il cugino Yaqob sul trono.

1° novembre – Prima rappresentazione della tragedia Otello di William Shakespeare.

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29 dicembre – Un terremoto di magnitudo 8,1 scuote lo Stretto di Taiwan causando danni ingenti.

Fonte: https://www.nasa.gov/history/420-years-ago-astronomer-johannes-kepler-observes-a-supernova/

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