Una scoperta rivoluzionaria sta cambiando il modo in cui vediamo i nostri amici felini domestici. Recenti studi scientifici hanno dimostrato che i gatti sono in grado di associare parole umane a immagini, un’abilità cognitiva mai osservata prima in questi animali. Questo significa che i nostri mici non solo riconoscono i nostri volti e i suoni familiari, ma sono anche in grado di comprendere concetti più astratti legati al linguaggio. Le ricerche, condotte su un gruppo di 31 gatti, hanno utilizzato un metodo simile a quello impiegato per studiare la comprensione del linguaggio nei bambini. Gli scienziati hanno mostrato ai felini brevi animazioni accompagnate da parole inventate, osservando attentamente le loro reazioni:
I gatti possono comprendere le parole umane, la tecnica usata dai ricercatori:
Quando le associazioni tra immagini e parole venivano cambiate, i gatti mostravano segni di perplessità, indicando chiaramente di aver compreso il significato delle parole. Questa scoperta apre nuove prospettive per la comunicazione con i nostri animali domestici e potrebbe portare a miglioramenti significativi nel loro benessere. “In genere, ci si aspetta che il tempo di osservazione diminuisca gradualmente dalla prima alla prova finale della fase di assuefazione, come osservato negli studi sui neonati. Tuttavia, nei nostri dati, alcuni gatti hanno osservato più a lungo nella prova finale rispetto alla prima prova della fase di assuefazione. Se alcuni individui non si fossero completamente abituati durante la fase di assuefazione, non ci saremmo aspettati differenze tra le condizioni nella fase di test. L’implementazione di criteri più rigorosi per l’assuefazione potrebbe portare a risultati più chiari. Un’interpretazione delle rapide associazioni immagine-parola osservate in questo studio è che l’apprendimento di queste complesse combinazioni di stimoli potrebbe verificarsi indipendentemente dall’apprendimento delle parole” – si legge nella parte conclusiva dell’esito dello studio scientifico – pubblicato sulla piattaforma scientifica nature.com – che conclude:
Le conclusioni dello studio scientifico:
“La capacità di apprendere complesse combinazioni di stimoli è stata documentata in molte specie animali (ad esempio, ), e questa capacità nei gatti ne sarebbe un esempio. Un’altra possibile interpretazione è che queste associazioni potrebbero contribuire all’apprendimento delle parole. Come accennato in precedenza, i gatti sono in grado di apprendere i nomi di altri individui nella stessa famiglia senza un addestramento esplicito. È concepibile che le associazioni immagine-parola osservate in questo studio possano svolgere un ruolo in questo processo. Per determinare quale interpretazione sia accurata, sono necessari ulteriori studi che coinvolgano altre specie. Finora, la capacità di acquisizione delle parole è stata ampiamente esplorata nei cani, impiegando il paradigma del riporto. Tuttavia, dato che solo un numero limitato di specie esibisce il comportamento di riporto di oggetti per gli esseri umani, l’applicabilità di questo paradigma su un’ampia gamma di specie è impegnativa. Il compito sperimentale impiegato in questo studio mostra adattabilità per l’applicazione in varie specie. L’indagine se il rapido apprendimento di stimoli complessi confermato in questo studio sia una capacità non correlata alla domesticazione, un risultato di processi evolutivi (in particolare l’auto-domesticazione) o acquisita attraverso la coabitazione con gli esseri umani fin dalla nascita rimane una questione aperta. L’utilizzo di un compito comparabile in diverse specie potrebbe offrire spunti sulle origini evolutive di queste capacità di apprendimento. Indagare l’universalità o la specificità di tali capacità ha il potenziale per contribuire in modo significativo alla nostra comprensione delle dimensioni cognitive e comunicative in diverse specie” – conclude lo studio scientifico, consultabile al seguente link: https://www.nature.com/articles/s41598-024-74006-2.
#animali #gatti #felini #parola #umana #linguaggio