Nel cuore della Riserva Naturale di Vendicari, a circa 3 miglia dalla costa siracusana e a una profondità di circa 70 metri, è emersa una straordinaria testimonianza del passato. Grazie a un sofisticato rilievo fotogrammetrico tridimensionale, condotto dalla Soprintendenza del Mare in collaborazione con il Capo Murro Diving Center, sono state riportate alla luce circa quaranta anfore antiche, risalenti al periodo compreso tra il I secolo a.C. e il I secolo d.C. Allineate nella loro originaria posizione di stivaggio. Le anfore costituiscono un prezioso reperto di un relitto di una nave mercantile, individuato nel gennaio del 2022 grazie alla segnalazione di pescatori locali. Lo rende noto la Regione Sicilia:
Le anfore, appartenenti al tipo “Richborough 527”, una tipologia ceramica rinvenuta sia in Inghilterra meridionale che nelle Isole Eolie, offrono un’eccezionale opportunità per approfondire le rotte commerciali che solcavano il Mediterraneo antico. L’assessore regionale ai Beni Culturali ha sottolineato l’importanza di questa scoperta, che permetterà di acquisire nuove conoscenze sui traffici di merci preziose e di ricostruire un tassello fondamentale del complesso mosaico delle relazioni commerciali tra le diverse civiltà del bacino del Mediterraneo. Le ricerche future saranno incentrate sulla comparazione delle anfore di Vendicari con quelle ritrovate negli anni ’90 a Lipari, legate al commercio di allume. Una possibile correlazione tra i due ritrovamenti confermerebbe l’ipotesi di antiche rotte commerciali che collegavano la Sicilia con altre regioni del Mediterraneo, aprendo nuovi scenari per la comprensione dei sistemi economici e culturali dell’antichità. Il link al post diffuso su Facebook della Regione Sicilia:
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