Nel sito archeologico risalente all’era glaciale di Gönnersdorf, vicino a Neuwied am Rhein, i ricercatori del Centro di ricerca archeologica e Museo per l’evoluzione del comportamento umano Monrepos, una struttura del Centro Leibniz di Archeologia (Leiza), insieme a scienziati dell’Università di Durham (n Inghilterra), hanno ha fatto una scoperta significativa:
Utilizzando moderni metodi di imaging, incisioni dettagliate di pesci sono diventate visibili su lastre di ardesia, su cui erano sovrapposti motivi a griglia. La scoperta delle tavolette di pietra è stata pubblicata sulla rivista specializzata Plos One: utilizzando la nuova tecnologia, i ricercatori sono così riusciti per la prima volta a far luce sui dettagli dell’incisione sulle lastre di ardesia. Ciò ha permesso di rivelare le raffigurazioni di pesci e altri motivi come le griglie. Attraverso il Reflectance Transforming Imaging (RTI), utilizzato per analizzare le immagini, è stato possibile determinare una connessione tra i motivi. I pesci e le griglie non furono quindi incisi a caso sulle pietre. Le incisioni di Gönnersdorf forniscono preziose informazioni sulle tecniche di pesca e sugli strumenti utilizzati dai popoli paleolitici e su come queste pratiche siano state tradotte nella cultura visiva attraverso la raffigurazione di reti caratterizzate da maglie intrecciate a forma di diamante e quadrate. Lo stile artistico minimalista delle incisioni di pesci, combinato con l’intricata rappresentazione delle reti, enfatizza l’azione della pesca piuttosto che semplicemente raffigurare i pesci stessi. Questa interpretazione è ulteriormente rafforzata dalle scelte artistiche nelle dimensioni della tela, nei dettagli del motivo e nella sequenza delle incisioni, che evidenziano collettivamente l’approccio deliberato e sofisticato alla cattura e alla manipolazione dei pesci durante il periodo magdaleniano. Nel complesso, queste raffigurazioni contribuiscono in modo significativo alla nostra comprensione delle pratiche di pesca paleolitiche e delle espressioni culturali del popolo magdaleniano. In conclusione:
La conclusione dello studio archeologico:
“È importante sottolineare che la presenza di resti di pesce a Gönnersdorf, le prove della fabbricazione e dell’uso di tessuti, insieme alla raffigurazione di pesci all’interno di reti su otto placchette incise, forniscono la prima prova inequivocabile della pesca con reti in un contesto magdaleniano. La nostra analisi comparativa, che include altri siti archeologici dello stesso periodo, come Altamira e Lascaux, evidenzia il contributo di Gönnersdorf alla nostra comprensione dell’arte paleolitica e delle strategie di sussistenza. A differenza dei siti più celebrati, noti per le loro vivide raffigurazioni di pesci, lo stile astratto e minimalista di Gönnersdorf offre una nuova prospettiva sulle dinamiche socio-culturali delle comunità magdaleniane. La pesca con le reti, derivante da un’economia ad ampio spettro, rivela la diversità, l’adattabilità e la creatività delle comunità preistoriche, mostrando la loro competenza nell’utilizzare una varietà di tecniche di pesca per sfruttare in modo sostenibile le risorse acquatiche. Questa ricerca non solo migliora la nostra comprensione delle diverse strategie di sussistenza delle società paleolitiche, ma contribuisce anche al discorso più ampio sulla complessità e la ricchezza delle loro pratiche culturali. Ponendo l’accento sull’aspetto spesso trascurato della pratica della pesca e sulla rappresentazione di tale pratica nell’arte, il nostro studio si aggiunge a un quadro più completo e dinamico della sussistenza durante il Paleolitico superiore, aprendo nuove strade per la ricerca futura in questo campo. Evidentemente la pesca ha svolto un ruolo più significativo nel plasmare le pratiche sociali e culturali di quanto precedentemente riconosciuto, come testimoniano i modelli di aggregazione attorno ai siti di pesca più abbondanti, ed è quindi un argomento che merita ulteriori approfondimenti” – concludono gli autori della ricerca.
Fonti:
- https://journals-plos-org.translate.goog/plosone/article?id=10.1371/journal.pone.0311302&_x_tr_sl=de&_x_tr_tl=en&_x_tr_hl=en&_x_tr_pto=sc
- https://www.wissenschaft.de/geschichte-archaeologie/aelteste-darstellungen-des-netz-fischfangs-in-europa/
- https://www-fr-de.translate.goog/panorama/deutschland-aeltestes-bild-vom-fischfang-auf-fast-16-000-jahre-alter-steintafel-gefunden-93403533.html
- https://nachrichten.idw-online.de/2024/11/06/aelteste-darstellungen-von-fischfang-eiszeitliche-schieferplatten-offenbaren-15-800-jahre-alte-gravuren-von-fischfallen
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