Astronomia, scoperto un “tunnel interstellare” nel nostro Sistema Solare

Una nuova mappa 3D, realizzata grazie ai dati dell’eROSITA All-Sky Survey, ha svelato dettagli inediti sulla “bolla calda locale” (LHB) che avvolge il nostro Sistema Solare. Questa enorme cavità di gas caldo, originata da esplosioni di supernova, presenta un gradiente di temperatura e un misterioso “tunnel interstellare” che potrebbe collegarci a una superbolla vicina. La scoperta di questo tunnel getta nuova luce sull’evoluzione del nostro angolo di universo e suggerisce che il Sistema Solare potrebbe essersi formato in un ambiente molto più dinamico di quanto si pensasse in precedenza:

Comprendere la bolla locale del sistema solare:

Inoltre, l’All-Sky Survey (eRASS1) di eROSITA ha raccolto dati durante una fase di calma piatta nel ciclo solare di 11 anni , quando i venti solari sono deboli, chiamata “minimo solare”. Ciò ha ridotto la quantità di contaminazione derivante dallo scambio di vento solare. “In altre parole, i dati eRASS1 resi pubblici quest’anno forniscono la visione più nitida del cielo a raggi X fino ad oggi, rendendolo lo strumento perfetto per studiare l’LHB“, ha affermato in una nota il capo del team Michael Yeung, ricercatore presso il Max Planck Institute of Physics (MPE). Dopo la divisione dell’emisfero della Via Lattea in 2.000 regioni distinte, i ricercatori hanno analizzato la luce di tutte queste regioni. Ciò che hanno scoperto è stata una chiara disparità nelle temperature nell’LHB, con il Nord galattico più freddo del Sud galattico. Lo stesso team aveva già stabilito che il gas caldo dell’LHB è relativamente uniforme in termini di densità. Confrontandolo con il gas nelle nubi molecolari fredde e dense al limite dell’LHB, il team è stato in grado di creare una mappa 3D dettagliata dell’LHB. L’aspetto straordinario è che il team sospetta che il tunnel del Centauro nell’LHB possa essere solo una parte di una rete di tunnel di gas caldo che si aprono una strada tra i gas freddi del mezzo interstellare tra le stelle.  Questa rete di media interstellare sarebbe mantenuta e sostenuta dall’influenza delle stelle sotto forma di venti stellari, supernove che segnano la morte delle stelle massicce e getti emessi dalle stelle appena formate o ” protostelle “.  Questi fenomeni vengono collettivamente definiti “feedback stellare” e si ritiene che agiscano sulla Via Lattea, plasmandola. Video (Nasa):

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Fonti:

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