La Stazione Spaziale Internazionale evita uno scontro con la spazzatura spaziale sollevando l’orbita

Il 19 novembre 2024, alle 14:09 ora di CST, i propulsori Progress 89 sono entrati in funzione per un periodo di 5 minuti e 31 secondi, con l’obiettivo di innalzare l’orbita della Stazione Spaziale Internazionale. Questa manovra, attentamente pianificata e coordinata con la NASA, Roscosmos e gli altri partner internazionali della stazione, è stata eseguita per garantire una distanza di sicurezza da un frammento di un satellite meteorologico militare dismesso, frantumatosi in orbita nel lontano 2015. Questa procedura, tecnicamente definita ‘manovra di evitamento dei detriti predeterminata‘ o PDAM, è una dimostrazione dell’elevato livello di coordinamento e precisione richiesto per mantenere la sicurezza delle operazioni a bordo della stazione spaziale, in un ambiente orbitale sempre più congestionato da detriti spaziali. La notizia è stata verificata da fonti autorevoli:

Gli autori di GloboChannel.com hanno infatti verificato che il comunicato della Nasa risulta tra le notizie pubblicate sul sito ufficiale. Senza la manovra, i funzionari balistici hanno stimato che il frammento avrebbe potuto arrivare a circa 2 miglia e mezzo dalla stazione. La manovra non ha avuto alcun impatto sulle operazioni della stazione e non influenzerà il lancio programmato per giovedì del veicolo cargo Progress 90 dal cosmodromo di Baikonur in Kazakistan. I detriti spaziali rappresentano una seria minaccia per le future missioni spaziali. Originano da satelliti dismessi, stadi di lancio, collisioni, esplosioni e persino piccoli oggetti come pezzi di vernice. Viaggiando a velocità elevatissime, questi detriti possono danneggiare satelliti operativi, creare nuovi detriti attraverso ulteriori collisioni e rappresentare un pericolo per gli astronauti. Le conseguenze sono molteplici: perdita di servizi essenziali, aumento dei costi delle missioni spaziali e limitazione dell’accesso allo spazio. Per affrontare questo problema, sono necessarie soluzioni come il monitoraggio dei detriti, manovre evasive, rimozione attiva, misure preventive e normative internazionali. È fondamentale investire in ricerca e sviluppo per garantire la sostenibilità dell’esplorazione spaziale a lungo termine.

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Fonte:  https://blogs.nasa.gov/spacestation/2024/11/19/space-station-raises-orbit-avoiding-orbital-debris/

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