L’ultimo Annual Meeting dell’American Society of Tropical Medicine and Hygiene ha messo in luce una preoccupante connessione tra la diffusione della dengue – la malattia Di origine virale, causata da quattro virus molto simili (Den-1, Den-2, Den-3 e Den-4 –
e i cambiamenti climatici. Gli studi presentati all’evento hanno evidenziato come l’aumento delle temperature globali e le modifiche nei modelli meteorologici stiano creando le condizioni ideali per la proliferazione delle zanzare che trasmettono il virus della dengue.
Un aumento esponenziale legato all’impatto dei cambiamenti climatici:
I dati presentati mostrano un incremento significativo dei casi di dengue in molte regioni del mondo, in particolare nelle zone tropicali e subtropicali. Questo aumento è attribuibile, in gran parte, all’allungamento della stagione delle zanzare, alla maggiore densità di questi insetti e alla loro capacità di adattarsi a nuovi ambienti.
Come i cambiamenti climatici influenzano la diffusione della dengue:
- Aumento delle temperature: Le temperature più elevate favoriscono la maturazione più rapida delle uova delle zanzare e accelerano il ciclo di vita del virus, aumentando così la capacità di trasmissione.
- Modifiche nelle precipitazioni: Le piogge intense e prolungate creano pozze d’acqua stagnante, habitat ideali per la proliferazione delle larve di zanzara.
- Eventi climatici estremi: Uragani, inondazioni e siccità possono dislocare le popolazioni e danneggiare le infrastrutture, rendendo più difficile il controllo delle zanzare e l’accesso all’assistenza sanitaria.
Le conseguenze per la salute pubblica:
L’aumento dei casi di dengue rappresenta una grave minaccia per la salute pubblica a livello globale. La malattia, se non trattata adeguatamente, può portare a complicazioni severe, come la febbre emorragica, e persino alla morte. La malattia, ricorda GloboChannel.com menzionando un approfondimento dell’Iss, è trasmessa agli esseri umani dalle punture di zanzare che hanno, a loro volta, punto una persona infetta. Non si ha quindi contagio diretto tra esseri umani, anche se l’uomo è il principale ospite del virus. Il virus circola nel sangue della persona infetta per 2-7 giorni, e in questo periodo la zanzara può prelevarlo e trasmetterlo ad altri.
Cosa fare?
Per affrontare questa emergenza sanitaria, è necessario un approccio multidisciplinare che coinvolga:
- Il controllo delle zanzare: Attraverso l’eliminazione dei focolai larvali, l’uso di insetticidi e la protezione individuale.
- La ricerca: Per sviluppare nuovi strumenti di diagnosi, trattamenti e vaccini più efficaci.
- La mitigazione dei cambiamenti climatici: Riducendo le emissioni di gas serra e adattando le infrastrutture e le comunità agli impatti del clima che cambia.
- La sensibilizzazione: Informando la popolazione sui rischi della dengue e sulle misure preventive da adottare.
Il legame tra dengue e cambiamenti climatici è sempre più evidente e preoccupante. Affrontare questa sfida richiede un impegno globale e coordinato. Solo attraverso la collaborazione tra scienziati, politici, operatori sanitari e comunità locali sarà possibile contenere la diffusione della dengue e proteggere la salute delle persone. Il rapporto del 2024 diffuso online al seguente link.
Fonti:
- https://www.astmh.org/CMSPages/GetFile.aspx?guid=7d3cca0b-aa6a-46a4-9d70-29c869622e79
- https://www.epicentro.iss.it/febbre-dengue/
- https://it.wikipedia.org/wiki/Dengue
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