Marte, raccolti campioni risalenti al periodo in cui il pianeta era ricco di acqua liquida: forse possibile indizi sull’ipotetica vita extraterrestre nel passato del Pianeta Rossa

Il rover Perseverance della missione Mars 2020 della Nasa continua la sua esplorazione del cratere Jezero, superando le aspettative e fornendo nuove preziose informazioni sulla storia geologica di Marte. Dopo una breve fase di test, nel mese di febbraio del 2025, il team operativo è tornato a pieno regime, consentendo a Perseverance di concentrarsi sulla raccolta di dati scientifici. Di seguito, GloboChannel.com riporta le tappe e scoperte principali:

  1. Mill Brook: Il rover ha condotto un esperimento di abrasione su una roccia, analizzandone la superficie prima e dopo. Gli strumenti SuperCam e Mastcam-Z hanno raccolto dati sulla composizione e la consistenza delle rocce.
  2. Blue Hill: Perseverance ha raggiunto un sito ricco di pirosseno, un minerale che lo rende un obiettivo di campionamento prioritario. La presenza di pirosseno suggerisce un collegamento con un’unità rocciosa più ampia, potenzialmente risalente all’era Noachiana (il periodo più antico conosciuto di Marte).
  3. Campionamento a Silver Mountain: Nel febbraio 2025, Perseverance ha prelevato un campione di roccia da Blue Hill, ufficialmente denominata “Silver Mountain”. Si tratta del primo campione di roccia dell’era Noachiana, una pietra miliare per la missione.
  4. Rocce serpentinose: Oltre al campione di pirosseno, il team scientifico ha espresso grande interesse per gli affioramenti di rocce serpentinose nelle vicinanze. Queste rocce potrebbero fornire indizi sull’attività idrica passata di Marte e sulla sua potenziale abitabilità.

Implicazioni scientifiche:

Il campione prelevato a Silver Mountain rappresenta un tesoro unico per le future analisi del Mars Sample Return, la missione che riporterà i campioni marziani sulla Terra. Lo studio di questi materiali potrebbe rivelare importanti informazioni sulla storia geologica di Marte e sull’evoluzione del suo ambiente. L’attenzione alle rocce serpentinose apre nuove prospettive sulla possibilità che Marte abbia ospitato forme di vita nel passato. La presenza di acqua e l’attività idrotermale, spesso associate alle rocce serpentinose, sono considerate condizioni favorevoli per lo sviluppo della vita. Il Noachiano rappresenta la prima delle tre ere geologiche che hanno plasmato la superficie di Marte, un periodo primordiale compreso tra 4,1 e 3,7 miliardi di anni fa. Durante questa epoca, il pianeta era un teatro di intensi bombardamenti di meteoriti e asteroidi, un fenomeno comune nel giovane Sistema Solare.

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Un ambiente dinamico e ricco di acqua:

Nonostante la violenza degli impatti, il Noachiano potrebbe aver ospitato un ambiente sorprendentemente ospitale. Le prove geologiche suggeriscono la presenza di abbondante acqua sulla superficie marziana, un elemento fondamentale per la vita come la conosciamo. Fiumi, laghi e forse persino un oceano potrebbero aver caratterizzato il paesaggio marziano, creando un habitat potenziale per forme di vita primordiali.

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Un’atmosfera più densa e un clima caldo:

L’atmosfera di Marte durante il Noachiano era probabilmente più densa di quella attuale, intrappolando il calore solare e creando un clima più caldo. Le temperature miti avrebbero potuto consentire all’acqua di esistere allo stato liquido, alimentando un ciclo idrologico attivo con piogge e nevicate.

Ricerca di fossili e missioni spaziali:

La superficie del Noachiano, con le sue antiche rocce e le tracce di antichi corpi idrici, rappresenta un obiettivo primario per la ricerca di fossili marziani. Le missioni spaziali che esplorano questa regione cercano prove di vita passata, nella speranza di scoprire indizi di organismi che potrebbero aver prosperato in un ambiente un tempo più ospitale.

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Il declino degli impatti e la transizione verso l’Hesperiano:

Verso la fine del Noachiano, l’intensità dei bombardamenti meteorici iniziò a diminuire, segnando una transizione verso l’era successiva, l’Hesperiano. Il clima potrebbe essere diventato più secco e freddo, mentre l’acqua sulla superficie marziana si ritirava gradualmente.

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Il Noachiano: una finestra sul passato di Marte

Il Noachiano rappresenta un periodo cruciale nella storia di Marte, un’era di cambiamenti dinamici e potenzialmente favorevole alla vita. Lo studio di questa epoca primordiale ci fornisce informazioni preziose sull’evoluzione del pianeta e sulla possibilità che abbia ospitato forme di vita in un lontano passato.

Prospettive future:

La missione di Perseverance continua con l’esplorazione del cratere Jezero e la raccolta di nuovi campioni. Il team scientifico è entusiasta delle nuove scoperte e delle opportunità che si presentano per comprendere meglio il passato di Marte.

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Fonti:

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