In Cina scoperte 233 nuove riserve di Torio, utili per la produzione di energia nucleare più pulita di quella all’uranio

Recentemente, scienziati cinesi hanno raggiunto un traguardo significativo nel campo dell’energia pulita, ricaricando combustibile fresco in un reattore a sali fusi di torio mentre questo era in funzione. Questo sviluppo rappresenta un passo avanti cruciale nella ricerca di alternative più sicure e sostenibili all’uranio per la produzione di energia nucleare. La notizia è stata annunciata durante un incontro riservato all’Accademia cinese delle scienze (CAS) l’8 aprile, dove Xu Hongjie, il responsabile scientifico del progetto, ha condiviso i dettagli con i colleghi. L’unità sperimentale, situata nel deserto del Gobi, è in grado di generare 2 megawatt di energia termica, utilizzando sale fuso per trasportare il combustibile e gestire il calore, con il torio come fonte di combustibile radioattivo:

I vantaggi del Torio:

Il torio presenta numerosi vantaggi rispetto all’uranio. È molto più abbondante nella crosta terrestre e produce una quantità significativamente inferiore di scorie radioattive a lungo termine. Inoltre, i sottoprodotti della fissione del torio sono meno suscettibili alla militarizzazione, riducendo i rischi per la sicurezza globale. La tecnologia a sali fusi, utilizzata in questi reattori, opera a pressione atmosferica e limita il rischio di surriscaldamento, migliorando ulteriormente la sicurezza complessiva. Xu ha sottolineato il ruolo di leadership della Cina in questo campo, affermando: “Ora siamo noi a guidare la frontiera globale“. Il ricercatore ha paragonato la competizione internazionale a una favola, suggerendo che, come nella storia della tartaruga e della lepre, ci sono momenti in cui i leader possono perdere terreno, offrendo opportunità a chi è più determinato:

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Un Passo Avanti nella Ricerca Energetica:

Negli anni ’60, gli Stati Uniti avevano avviato ricerche sui reattori a sali fusi, ma alla fine abbandonarono il programma a favore dell’uranio. Xu e il suo team hanno studiato documenti declassificati e ricreato esperimenti passati, spingendo oltre i limiti della tecnologia esistente. La costruzione del reattore attuale è iniziata nel 2018 e il team è cresciuto da poche decine a oltre 400 ricercatori, molti dei quali hanno dedicato gran parte del loro tempo al progetto. Il reattore ha raggiunto la criticità nell’ottobre 2023 e ha completato con successo il rifornimento di torio in funzione solo quattro mesi dopo. Xu ha scelto di affrontare la sfida più difficile, puntando a costruire una soluzione concreta piuttosto che limitarsi a risultati accademici.

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Prospettive Future:

La Cina non si ferma qui: è già in fase di costruzione un reattore a sali fusi di torio di dimensioni maggiori, previsto per raggiungere la criticità entro il 2030 e generare 10 megawatt di elettricità. Inoltre, l’industria cantieristica cinese sta progettando navi portacontainer alimentate a torio, che potrebbero rivoluzionare il trasporto marittimo, rendendolo a zero emissioni. La recente svolta nella ricerca sul torio in Cina non solo segna un progresso significativo nel campo dell’energia nucleare, ma potrebbe anche rappresentare un cambiamento epocale nel panorama energetico globale, promuovendo un futuro più sicuro e sostenibile.

Fonti:

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