12 luglio 2025: primo incidente di un Boeing 787 nella Storia dell’aviazione. Le possibili cause e il mistero da risolvere

Il recente incidente del Boeing 787 Dreamliner, registrato nel database dell’Aviation Safety Network, segna un evento senza precedenti per questo modello di aereo. Il 787, un velivolo widebody bimotore, ha effettuato oltre cinque milioni di viaggi dal suo primo volo passeggeri avvenuto 14 anni fa. Con più di mille unità consegnate a compagnie aeree di prestigio come All Nippon Airways, British Airways e United Airlines, il Boeing 787 ha costruito una reputazione di affidabilità nel settore dell’aviazione. Link video:

Un Passato di Sicurezza e le Sfide Attuali

Nel 2013, la flotta di Boeing 787 era stata temporaneamente messa a terra a causa di incendi causati dalle batterie agli ioni di litio, parte integrante del sistema di alimentazione elettrica dell’aeromobile. Tuttavia, secondo un consulente aeronautico, il 787 ha mantenuto un “buon record di sicurezza in servizio”. Nonostante ciò, Strickland avverte che è “troppo presto per speculare sulle possibili cause” dell’incidente avvenuto giovedì scorso ad Ahmedabad, in India, dove un aereo con 242 persone a bordo si è schiantato poco dopo il decollo. Link video:

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Le Circostanze dell’Incidente:

L’incidente ha sollevato interrogativi sulla lunghezza della pista e sulla posizione di partenza del volo Air India 171, diretto a Londra Gatwick. Secondo i dati di Flightradar24, l’aereo ha iniziato la sua rincorsa a metà pista, percorrendo circa 1.900 metri prima di tentare il decollo. Questo solleva dubbi sulla sufficienza di tale distanza, specialmente considerando il peso del velivolo, che supera le 220 tonnellate. Un comandante ha sottolineato che un decollo con una corsa ridotta è possibile solo se sono stati effettuati calcoli accurati riguardo alla spinta dei motori e alle condizioni di volo. Tuttavia, decollare da un punto così avanzato sulla pista in queste condizioni è considerato insolito. L’incidente aereo ha registrato un sopravvissuto.

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Fattori Tecnici e Operativi:

Un altro aspetto critico riguarda il mancato “backtrack”, una manovra che consente agli aerei di guadagnare ulteriore spazio sulla pista. A causa delle tensioni geopolitiche tra India e Pakistan, i voli indiani sono costretti a percorrere rotte più lunghe, aumentando il carico di carburante necessario. Altri voli AI171 hanno eseguito il backtrack per garantire una corsa di decollo adeguata. Inoltre, l’analisi dei flap, le superfici mobili delle ali che aumentano la portanza, ha rivelato che erano già rientrati troppo presto, nonostante il carrello fosse ancora abbassato. Di solito, i flap dovrebbero rientrare solo dopo alcuni minuti dal decollo, non un minuto dopo.

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Indagini in Corso:

Le indagini sull’incidente sono in fase iniziale e dovranno considerare vari aspetti, tra cui la lunghezza della corsa di decollo e le condizioni operative. Le scatole nere, che registrano i dati di volo e le comunicazioni in cabina, saranno fondamentali per chiarire le circostanze dell’incidente, ma al momento non sono state recuperate. In conclusione, mentre il Boeing 787 ha dimostrato di essere un aereo sicuro nel corso della sua storia, questo incidente solleva domande importanti sulla sicurezza operativa e sulla gestione delle compagnie aeree. Le indagini in corso forniranno ulteriori chiarimenti e potrebbero portare a cambiamenti significativi nelle procedure di decollo e nelle pratiche di sicurezza nel settore dell’aviazione.

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