Il Nad+ può veramente aiutare a ridurre l’invecchiamento con la riparazione del Dna? Analisi scientifica tra rischi e benefici

Il nicotinamide adenina dinucleotide (NAD+) è un nucleotide piridinico fondamentale presente in tutte le cellule viventi, svolgendo un ruolo essenziale in numerosi processi biologici. Questo cofattore agisce come substrato in reazioni metaboliche chiave, contribuendo alla produzione di energia, alla riparazione del DNA, all’espressione genica e alla segnalazione di messaggeri secondari, oltre a svolgere funzioni immunoregolatorie. I risultati di uno studio scientifico:

Sintesi e Riciclo del NAD+:

La sintesi de novo del NAD+ avviene principalmente attraverso la via della chinurenina (KP), ma il nucleotide può anche essere riciclato da precursori come l’acido nicotinico (NA), la nicotinamide (NAM) e la nicotinamide riboside (NR). Tuttavia, è stato osservato che i livelli di NAD+ tendono a diminuire con l’invecchiamento e in presenza di malattie senili, sollevando interrogativi sulla sua importanza per la salute e la longevità.

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Potenziali Benefici Terapeutici:

Studi recenti hanno suggerito che l’aumento dei livelli intracellulari di NAD+ potrebbe rappresentare una strategia terapeutica promettente per affrontare le malattie degenerative legate all’età e per prolungare la durata della vita, come dimostrato in modelli animali di piccola taglia. Una revisione sistematica della letteratura condotta su database come Medline, Embase e Pubmed ha identificato 1545 articoli, di cui 147 (113 preclinici e 34 clinici) soddisfacevano i criteri di inclusione. La maggior parte degli studi ha evidenziato che i precursori del NAD+, come NAM, NR e nicotinamide mononucleotide (NMN), hanno mostrato effetti favorevoli su vari disturbi legati all’età, in particolare quelli associati all’accumulo di stress ossidativo cronico, infiammazione e compromissione della funzione mitocondriale. Questi composti presentano un profilo di tossicità acuta limitato, ma le evidenze attuali rimangono piuttosto scarse:

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Rischi e Considerazioni Future:

Nonostante i potenziali benefici, è fondamentale considerare i rischi associati all’aumento dei livelli di NAD+ attraverso l’uso di precursori. Tra i rischi potenziali vi sono l’accumulo di metaboliti tossici, la tumorigenesi e la promozione della senescenza cellulare. Pertanto, sebbene il metabolismo del NAD+ rappresenti un obiettivo promettente per la ricerca, sono necessari ulteriori studi per confermare i benefici preclinici negli studi clinici sull’uomo. In conclusione, il NAD+ emerge come un elemento chiave nella ricerca sulla salute e la longevità, ma è essenziale proseguire con cautela, approfondendo la comprensione dei suoi meccanismi e dei potenziali effetti collaterali. Solo attraverso studi clinici ben progettati sarà possibile tradurre queste scoperte in strategie terapeutiche efficaci per migliorare la salute e la qualità della vita nelle popolazioni anziane. Lo studio scientifico di riferimento è consultabile online al seguente link: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/31917996/.

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