I ricercatori hanno sviluppato un nuovo metodo per misurare la batimetria costiera utilizzando esclusivamente osservazioni satellitari. Poco dopo il lancio in orbita del satellite ICESat-2 della NASA nel 2018, con una missione volta a misurare l’altezza del ghiaccio, delle foreste e della copertura del suolo terrestre, gli scienziati hanno esaminato i dati e hanno scoperto qualcosa di inaspettato:
Un nuovo approccio per le misurazioni batimetriche:
Quando lo strumento laser a bordo del satellite Ice, Cloud, Land, Elevation Satellite 2 ha inviato impulsi luminosi in alcune acque costiere, la luce ha superato la superficie, riflettendosi sul fondale marino e sui fondali dei laghi sottostanti. Questi profili della topografia subacquea, o batimetria, forniscono informazioni su aree di difficile accesso. Le acque poco profonde possono ospitare habitat cruciali e rappresentare sfide per la navigazione. Ora, gli scienziati universitari che lavorano con la missione ICESat-2 hanno sviluppato un prodotto dati che consente a ricercatori, mappatori di rischi e altri soggetti interessati alle regioni costiere di trovare e utilizzare facilmente queste misurazioni batimetriche. Per generare questo prodotto di dati, denominato ATL24 , il team ha sviluppato algoritmi e utilizzato l’apprendimento automatico per identificare la superficie dell’acqua e il fondale marino costiero sottostante. Se le acque sono troppo agitate o troppo torbide, la luce laser verde dello strumento del satellite non riesce a penetrare la superficie. Ma quando si verificano le condizioni giuste, ICESat-2 può misurare il fondale marino fino a 40 metri sotto le onde.
#scienza #mare #nasa