Il 25 settembre 2025, un significativo evento sismico con magnitudo stimata tra e (secondo l’USGS e altre agenzie) ha colpito la regione nord-occidentale del Venezuela, con epicentro localizzato approssimativamente 24 km a est-nordest di Mene Grande, nello stato di Zulia, vicino al Lago di Maracaibo. L’ipocentro superficiale, registrato a circa 7.8 km di profondità, è indicativo di una rottura fragile all’interno della crosta superiore. L’analisi preliminare suggerisce che l’evento sia strettamente correlato alle complesse interazioni tettoniche tra la Placca Caraibica e la Placca Sudamericana in questa zona di transizione, in particolare l’attivazione di una faglia trascorrente preesistente o la riattivazione di strutture crostali minori nel Blocco di Maracaibo.
Introduzione:
Il Venezuela è situato in una zona sismicamente attiva, definita dal confine di placca trascorrente tra la Placca Caraibica, che si muove verso est, e la Placca Sudamericana. Sebbene gran parte della sismicità maggiore si concentri lungo il sistema di faglie di Boconó, El Pilar e Oca-Ancón, la regione del Lago di Maracaibo e lo stato di Zulia, parte del cosiddetto “Blocco di Maracaibo”, presentano una sismicità diffusa ma significativa, legata a un complesso campo di stress. Il terremoto del 25 Settembre 2025 si inserisce in questo contesto geodinamico, ponendo l’attenzione sulle deformazioni interne al blocco continentale.
Metodologia e Risultati Preliminari:
I dati sismici registrati dalle reti internazionali (es. USGS, CGS) indicano un terremoto di intensità moderata-alta () e, crucialmente, una profondità focale molto bassa (). La superficialità dell’evento è il fattore primario responsabile dell’alta intensità percepita a Maracaibo e nelle aree circostanti. La sismotettonica dell’area è dominata dal movimento compressivo e di taglio. Il Blocco di Maracaibo è un’unità crostale relativamente rigida che si muove in modo indipendente rispetto alle placche circostanti.
Meccanismo Focale e Causa:
Sulla base della localizzazione epicentrale (ad est-nordest di Mene Grande) e della nota sismotettonica regionale, il meccanismo focale più probabile è di tipo trascorrente (strike-slip) o inversione con componente trascorrente.
- Interazione Tettonica Placca Caraibica/Sudamericana: La complessa interazione tra le due placche principali genera un intenso campo di stress compressivo che si propaga nell’entroterra. Il Blocco di Maracaibo è costantemente deformato da questa interazione.
- Attivazione di Faglia Locale: L’epicentro si colloca in un’area associata a diverse strutture di faglia regionali e locali che delimitano il Bacino di Maracaibo. L’evento è molto probabilmente la manifestazione della rottura lungo una di queste strutture, in particolare una faglia orientata in senso generale nord-est/sud-ovest, o una sua faglia secondaria, che rilascia l’accumulo di stress crostale generato dalla convergenza obliqua.
- Profondità Focale: La profondità molto superficiale () implica che la rottura sia avvenuta interamente nella crosta superiore fragile. Questo è tipico di terremoti di fagliazione intraplacca o interblocco. L’energia rilasciata a questa profondità tende a produrre onde sismiche con alta accelerazione, che possono causare danni significativi nelle aree epicentrali, anche con magnitudo moderata.
Il terremoto di Maracaibo del 25 Settembre 2025 è un evento sismotettonico di fagliazione intracrostale superficiale. La causa scatenante è da attribuirsi all’accumulo di stress tettonico nel Blocco di Maracaibo, generato dalle dinamiche di interazione e scorrimento laterale tra la Placca Caraibica e quella Sudamericana. La rottura ha interessato una faglia crostale locale, probabilemente di tipo trascorrente, con un rapido rilascio di energia. L’evento sottolinea l’elevato rischio sismico in tutto il nord-ovest venezuelano, non limitato solo ai principali sistemi di faglia, ma esteso anche alle complesse strutture tettoniche interne. Sul web sono stati diffusi alcuni filmati che documentano la potenza del movimento tellurico. I link ai video:
Allerta e reazioni nelle città:
Il terremoto ha generato un certo allarme in diverse città, tra cui la capitale Caracas e le località occidentali di Barquisimeto, San Cristobal, Merida e Maracaibo. Molti residenti hanno condiviso le loro esperienze sui social media e in chat di gruppo, descrivendo la sensazione di tremore come particolarmente intensa. Alcuni, spaventati, sono scesi in strada per cercare sicurezza. Tuttavia, fino ad ora, non ci sono state segnalazioni ufficiali di danni materiali significativi da parte delle agenzie competenti. Il terremoto ha avuto una profondità di 7,8 chilometri, un fattore che può influenzare l’intensità delle scosse percepite in superficie. Nonostante l’assenza di danni rilevanti, il governo venezuelano non ha ancora fornito informazioni dettagliate sulle conseguenze del sisma, lasciando la popolazione in attesa di aggiornamenti ufficiali.
Contesto sismico del Venezuela:
Il Venezuela si trova lungo il confine meridionale della placca caraibica, dove le interazioni complesse con la placca sudamericana generano una frequente attività sismica. Secondo l’USGS, importanti faglie attraversano il Venezuela settentrionale, che in passato hanno prodotto terremoti di grande intensità e devastanti. La storia sismica del Paese rende la popolazione particolarmente sensibile a eventi di questo tipo, accentuando la paura e l’ansia in situazioni di emergenza. Il recente terremoto rappresenta un promemoria della vulnerabilità del Venezuela a eventi sismici. Mentre la popolazione attende ulteriori informazioni e rassicurazioni dalle autorità, la situazione rimane sotto osservazione, con la speranza che non si verifichino ulteriori scosse o danni. Di seguito, riportiamo le schede dai siti web dell’Usgs e dall’Ingv (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia):
- https://earthquake.usgs.gov/earthquakes/eventpage/us6000rcnw/executive
- https://terremoti.ingv.it/event/44125362
Fonte notizia: https://www.cronaca.news/terremoto-6-2-in-venezuela-i-video-registrati-dalle-telecamera-rivelano-la-potenza-della-scossa/
Nota: La magnitudo e la profondità indicate sono basate sui dati preliminari delle agenzie sismologiche internazionali.
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