Gli scienziati hanno recentemente fatto una scoperta rivoluzionaria: quelle che si ritiene siano le mummie più antiche del mondo, risalenti a 12.000 anni fa, sono state trovate nel Sud-est asiatico. La notizia, riportata da Anadolu Ajansi, si basa su uno studio pubblicato nella rivista Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS). Il team di ricerca ha rinvenuto resti umani sepolti in posizioni accovacciate, alcuni dei quali presentavano evidenti segni di tagli e bruciature. Le scoperte sono state effettuate in vari siti archeologici situati in Cina e Vietnam, ma anche in misura minore nelle Filippine, Laos, Thailandia, Malesia e Indonesia. Questi resti, ad eccezione di alcuni rinvenuti nelle Filippine e in altri paesi, erano conservati in condizioni particolari che hanno permesso la loro preservazione.
Metodi di conservazione:
I resti rinvenuti specialmente in Cina, Vietnam e Indonesia si sono mantenuti grazie all’esposizione prolungata a basse temperature. Questa scoperta è sorprendente, poiché non mostrano i segni tipicamente associati alla mummificazione. Analisi più dettagliate sulle ossa suggeriscono che i corpi erano stati esposti a calore, indicativo di pratiche di essiccazione tramite fumo e mummificazione su fuoco, usate da antiche comunità di cacciatori-raccoglitori. Lo studio sottolinea che alcuni dei campioni analizzati rappresentano i più antichi esempi di mummificazione artificiale conosciuti al mondo. I ricercatori hanno impiegato diverse tecniche analitiche, tra cui la diffrazione dei raggi X, per identificare la composizione minerale, e la spettroscopia infrarossa a trasformata di Fourier per esaminare i legami chimici in 54 sepolture preneolitiche da 11 siti archeologici nel Sud-est asiatico.
Confronto con altre pratiche di mummificazione:
Sebbene le mummie egiziane siano le più celebri e conosciute, esistono evidenze che alcune delle pratiche di mummificazione più antiche risalgano addirittura a 7.000 anni fa, eseguite dai Chinchorro, un popolo di pescatori che abitava le regioni attuali di Perù e Cile. Questa scoperta apre ora a nuove ricerche sulla storia delle pratiche funerarie in diverse culture e periodi, suggerendo una complessità e diversità di metodi che non erano state precedentemente riconosciute. La scoperta di queste mummie nel Sud-est asiatico rappresenta quindi un’importante pietra miliare nella comprensione della storia umana e delle pratiche funerarie, confermando che la mummificazione non era esclusiva delle culture egiziane e chiarendo ulteriormente il nostro passato. Di seguito, riportiamo il link allo studio scientifico di riferimento:
- Clicca qui per consultare l’esito dello studio scientifico: https://www.pnas.org/doi/10.1073/pnas.2515103122
Fonti:
- https://www.aa.com.tr/en/world/worlds-oldest-known-mummies-discovered-in-southeast-asia-study/3689679
- https://san.com/cc/mummies-found-in-southeast-asia-believed-to-be-oldest-ever-found-study/
- https://apnews.com/article/oldest-mummy-southeast-asia-smoke-dried-mummified-36bbc8734e799160ae4ca1eab2f2720a
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