Impatto dell’esposizione professionale al piombo sul rischio di cancro ai polmoni, l’esito dello studio condotto sui lavoratori coreani

Nel 2006, l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (Iarc) ha identificato il piombo inorganico come una sostanza cancerogena per gli animali, sebbene le prove riguardanti gli esseri umani siano risultate limitate. Tuttavia, si è osservato che l’esposizione al piombo può incrementare il rischio di sviluppare cancro ai polmoni, un legame che rimane controverso. Di conseguenza, è di fondamentale importanza valutare il rischio di cancro ai polmoni in relazione ai livelli di piombo nel sangue (Alinea 2), specialmente nei lavoratori a rischio professionale;

Il metodo di ricerca utilizzato:

Per esplorare il legame tra l’esposizione al piombo e il cancro ai polmoni, è stato condotto uno studio di coorte retrospettivo. I ricercatori hanno analizzato dati relativi a lavoratori maschi con concentrazioni di piombo nel sangue (PbB) raccolti nel 2009. È stato utilizzato un ampio campione di dati tratti dagli esami sanitari speciali (SHED) nazionali, coprendo il periodo dal 2009 al 2021, oltre ai dati del registro tumori della Repubblica di Corea, dal 1999 al 2020. I rapporti di incidenza standardizzati (SIR) per il rischio di cancro ai polmoni sono stati calcolati a diversi livelli di PbB, con un periodo di wash-out di cinque anni. Sono stati apportati aggiustamenti considerando variabili come l’età, lo stato di fumatore, la durata dell’esposizione e il numero di co-esposizioni a cancerogeni polmonari.

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I risultati:

Lo studio ha coinvolto 26.092 lavoratori con un periodo medio di follow-up di 9,98 anni. I risultati sono stati significativi. Infatti, rispetto ai lavoratori con livelli di PbB inferiori a 3,130 µg/dL, i SIR aggiustati per il rischio di cancro al polmone erano:

• 2,95 (intervallo di confidenza [CI] al 95%: 1,47-5,27) per i lavoratori con livelli di PbB compresi tra 3,130 e 4,899 µg/dL;
• 3,13 (CI al 95%: 1,82-5,00) per i lavoratori con livelli di PbB superiori o uguali a 4,900 µg/dL.

Questi dati indicano una significativa tendenza dose-risposta, suggerendo che all’aumentare dei livelli di piombo nel sangue corrisponde un incremento del rischio di sviluppare cancro ai polmoni. Lo studio ha evidenziato una forte associazione tra l’esposizione professionale al piombo e un aumento significativo del rischio di cancro ai polmoni. Questi risultati sottolineano la necessità di implementare politiche di salute sul lavoro più efficaci e di instaurare un monitoraggio continuo per i lavoratori esposti al piombo. La relazione dose-risposta osservata richiede una rivalutazione degli attuali standard di sicurezza sul lavoro e l’adozione di misure rigorose per ridurre l’esposizione al piombo nei contesti lavorativi. La salute dei lavoratori deve diventare una priorità, e questo studio rappresenta un passo importante verso la creazione di un ambiente di lavoro più sicuro e sano. A tal proposito, riportiamo qui sotto il link diretto all’esito dello studio scientifico:

• Clicca qui per consultare il documento scientifico online: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/41035215/

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