“Se coltivassimo da soli il nostro cibo non avremmo un terzo dei rifiuti che abbiamo oggi. Se noi stessi costruissimo i nostri tavoli e le nostre sedie, non li butteremmo via al momento di cambiare l’arredamento. Se dovessimo pulire la nostra acqua potabile, probabilmente non la contamineremmo. Quindi, essere il cambiamento che volevo vedere nel mondo, purtroppo, significava rinunciare ai soldi contanti, cosa che inizialmente ho deciso di fare per un anno”. Mark Boyle, di Bristol vive da almeno un anno in un caravan, nutrendosi di vegetali che coltiva appositamente per lui e comunicando con un cellulare che si ricarica tramite corrente elettrica generata da un pannello solare.
La sua esperienza indipendente lo ha portato due anni fa a decidere di liberarsi dal problema dei soldi, spiegando come della sua vecchia vita manchino lo stress, le bollette e i conti da pagare. Cio di cui ha bisogno Boyle lo richiede alla Freecycle, una comunità di persone che si scambiano oggetti tra loro, un efficace sistema moderno di baratto. In base alla sua esperienza, l’uomo ha anche scritto un libro e realizzato una comunità online chiamata “Freeconomy”, un portale dove è possibile condividere le proprie capacità e le proprie abilità, contando già 17.000 iscritti. Daccordo o meno per la sua scelta, Mark Boyle in ogni caso rappresenta certamente l’esempio vivente di una vita alternativa che ci fa aprire gli occhi verso un mondo diverso da quello che siamo abituati a conoscere, che ci fa capire come dopotutto i nostri problemi quotidiani siano facilmente risolvibili.
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