La lettura del pensiero non è più solo fantascienza: la IBM, ovvero il gigante informatico che ha dato vita a diverse rivoluzioni tecnologiche, ha in programma di progettare un computer in grado di leggere la mente umana. È quanto emerge dalla lista “5in5”, il rapporto che la IBM pubblica annualmente e che Giovanni D’Agata componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti” riporta, per annunciare le grandi innovazioni tecnologiche che metterà in cantiere nei prossimi cinque anni. Da Houdini passando per Skywalker di Guerre Stellari a X-Men, la lettura del pensiero ha sempre affascinato intere generazioni e ora i ricercatori della IBM stanno studiando come collegare la mente di una persona a dispositivi come portatili o smartphone. Se si riuscirà nell’intento, basterà il solo pensiero per chiamare una persona, dicono alla IBM. Inoltre, secondo le previsioni dell’azienda, in futuro si dirà addio alle password, che saranno rimpiazzate da dati biometrici ottenuti tramite la scansione della retina ed il riconoscimento vocale. “La nostra mappatura biologica – dicono gli esperti della Ibm – è unica per ognuno di noi ed è la chiave per salvaguardare i nostri dati. Presto si potrà andare al bancomat e prelevare denaro semplicemente dicendo il proprio nome o guardando una telecamera”.
Lecce, 21 dicembre 2011
Giovanni D’Agata