Nel caso in questione si parla, infatti, del “più grande sequestro di farmaci contraffatti di sempre in Francia e l’Unione europea”, lo ha detto il Ministro dell’Economia francese commentando la notizia secondo cui circa 1,2 milioni di confezioni di aspirina contraffatte provenienti dalla Cina sono state sequestrate a metà maggio alla dogana di Le Havre.
I farmaci sequestrati il 17 maggio scorso avevano viaggiato nascosti in un carico di tè dalla Cina. Uno degli aspetti più eclatanti, sempre secondo il ministero, è che nessun principio attivo dell’aspirina è stato rilevato sui campioni, anche perché la polvere contenuta nei sacchi pare sia essenzialmente composta da glucosio.
Le confezioni, secondo quanto diffuso ufficialmente dal ministero “dovevano essere consegnati ad una società spagnola situata nelle Isole Baleari, che presenta tutti gli aspetti di una società-schermo, e probabilmente erano destinati alla vendita nella Penisola Iberica, Francia meridionale e Africa francofona “.
Ovviamente i Ministri dell’Economia, Pierre Moscovici, Commercio estero, Nicole Bricq e Bilancio, Bernard Cazeneuve hanno espresso le loro congratulazioni agli investigatori per la gestione delle operazioni doganali a Le Havre, evidenziando che “Questo sequestro illustra il ruolo delle dogane nella lotta contro i grandi traffici internazionali e il proprio controllo sul territorio e di tutela della salute dei cittadini”.
Il precedente record tra i sequestri di tale tipo era già stato compiuto nel mese di ottobre 2011, sempre nel porto di Le Havre. La polizia doganale transalpina aveva intercettato alcune decine di tonnellate di farmaci contraffatti in due container provenienti dall’Asia. Questi farmaci includevano anti-infiammatori muscolari, gocce per le orecchie, integratori vitaminici o soluzioni contro la caduta dei capelli.
Il monito dello “Sportello dei Diritti” è rivolto alle autorità doganali affinché, ovviamente, intensifichino i controlli della merce proveniente in Europa, ma è anche un appello ai cittadini affinché verifichino puntualmente le confezioni acquistate magari facendo attenzione a prodotti eccessivamente scontati che dietro, troppo spesso, nascondono la truffa e i conseguenti rischi per la salute.
Lecce, 26 maggio 2013
Giovanni D’AGATA