In altre parole, si tratta del diritto di una persona cui è stato diagnosticato un cancro, ma è poi completamente guarito, del non parlare della malattia quando si chiede un prestito bancario. Perché spesso, è chiaro che gli ex-pazienti si trovino di fronte a una vera e propria battaglia in salita quando vogliono sottoscrivere un contratto di assicurazione per il loro prestito. Anche quando sono guariti per anni, gli assicuratori sono riluttanti a dare loro un prestito, o lo fanno solo a livelli 10 volte superiori ai tassi standard.
Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si tratta di un importante traguardo nella tutela dei diritti che anche l’Italia dovrebbe ripetere al fine di poter garantire gli stessi diritti a coloro che dopo mesi o anni di sofferenze fanno di tutto per ripartire ma trovano degli ostacoli pressochè insormontabili nelle lobby di assicurazioni e banche.