Milano: Imputato spara in tribunale – quattro morti

Milano Imputato spara in tribunle quattro mortiTerrore in Lombardia. Claudio Giardiello, 57 anni, imputato per bancarotta fraudolenta fa fuoco al tribunale diMilano e uccide almeno tre persone fra cui il giudice fallimentare Fernando Ciampi ferendone altre, poi fugge, prima di essere arrestato. Un altro morto trovato sulle scale, forse vittima di un infarto.

Giardiello era anche coinvolto nella bancarotta della compagnia telefonica Eutelia.

L’orrore nel racconto di un testimone che ha visto una persona ferita da un colpo al petto e altri corpi al suolo.

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L’assassino era seduto tra i banchi del pubblico mentre era in corso il controesame di un testimone da parte del pm. Ha estratto la pistola e ha sparato uccidendo il proprio avvocato, Lorenzo Alberto Claris Appiani con un colpo al cuore, ferito un’altra persona poi morta in ospedale, prima di andare nell’ufficio del giudice Ciampi e freddarlo sul posto. Claris Appiani aveva appena rimesso l’incarico nei confronti di Giardiello. (Euronews)

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Ex legale Giardiello: “persona sopra righe, ingestibile e paranoide”

Claudio Giardiello, 57 anni, nato a Benevento il 6 marzo del 1958, ma residente in Brianza, sveva diverse società ma negli ultimi tempi si trovava in gravissime difficoltà finanziarie, sfociate in diverse cause giudiziarie. La sua “Immobiliare Magenta” era fallita nel 2008. Secondo un suo ex avvocato, “era una persona sopra le righe, ingestibile come cliente. Era uno che pensava che tutti lo volessero fregare, era paranoide”.

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Giardiello, residente a Brugherio, viveva da qualche tempo a Garbagnate Milanese. L’avvocato Valerio Maraniello ha spiegato di avere difeso l’imprenditore fino ad un paio di anni fa e poi di avere lasciato il mandato proprio perché era un cliente “difficile”, dal carattere non facile.

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Azienda Giardiello era fallita nel 2008 – Era stata dichiarata fallita il 13 marzo del 2008 la Immobiliare Magenta, la società a responsabilità limitata di Claudio Giardiello. L’azienda, si evince da una visura camerale, faceva capo per il 55% a Giardiello, per il 30% a Davide Limongelli, nipote di Giardiello, coimputato e rimasto colpito nella sparatoria. Un terzo socio con il 15% si chiama Giovanni Scarpa. Il curatore fallimentare nominato dal Tribunale si chiama Walter Marazzani. Nel novembre del 2006 era stato depositato un atto di sequestro delle quote di partecipazione di Limongelli e di Scarpa, mentre nel giugno e nel novembre del 2007 erano stati depositati atti di sequestro delle quote di Giardiello.

Nel bilancio della Immobiliare Magenta, quello relativo al 2006, la società di intermediazione immobiliare, ristrutturazioni e costruzioni per conto terzi, risultava avere attivi per 1,5 milioni di euro, con un fatturato di 446 mila euro circa e utili per 2.883 euro. Una società collegata a Immobiliare Magenta, in liquidazione, e nella quale era già cessata la carica di Giardiello risulta poi la Miani Immobiliare srl (Natale Capodicasa il nome del liquidatore). Oltre alla società di Giardiello, la Miani Immobiliare faceva capo per il 75% alla Cisep, società di costruzioni con sede a Cassina de’ Pecchi (Milano) anch’essa dichiarata fallita nel 2008, a gennaio, su provvedimento dell’autorità giudiziaria di Monza. L’azienda faceva capo a Consiglia Di Nuzzo (e con quote minori a Massimo D’Anzuoni). Il nome di Giardiello risulta poi collegato, con cariche recesse, alla Immobiliare Washington 2002 srl in liquidazione di Milano, e alla CaGi. Srl, sempre con sede a Milano. All’imprenditore edile faceva poi capo in passato anche una società in accomandita semplice, la Edil Casa di Brugherio. (Tgcom)

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