In questo articolo vogliamo mostrarvi le immagini che quel giorno furono trasmesse in diretta televisiva nel mondo intero e le immagini che invece sono state raccolte negli anni da reporter, giornalisti e ricercatori, creando una serie di documentari di produzioni indipendenti che hanno svelato altri aspetti non mostrati dai media. Anzitutto osserviamo il punto di vista italiano: la diretta del Tg1 della Rai. L’11 settembre 2001 l’intero pianeta diffuse immagini drammatiche che colpirono pesantemente l’animo dell’opinione pubblica. Se rivediamo il video del Tg1 qui sotto, ricorderemo che qualche minuto dopo la notizia dell’attentato, Yasser Arafat, presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese fu indicato come possibile mandante degli attentati, consumatisi a New York e al Pentagono. L’organizzazione palestinese diramò un comunicato per smentire in diretta televisiva. Poi l’accusa a Bin Laden. Seguirono anni di guerre in medio oriente e attentati che hanno visto la morte di migliaia di persone. Verso la parte finale della diretta del Tg, al momento della notizia del crollo della prima torre, si evince che la corrispondente era Monica Maggioni. Il video:
Il resto della storia la sappiamo: A distanza di anni, gli attentati dell’11 settembre sono stati oggetto di teorie e pareri discordanti. Ma prima una riflessione dal web:
In queli anni il regista Michael Moore realizzò il film-documentario “Fahrenheit 9/11” dove venivano evidenziati i legami segreti tra la famiglia del presidente degli Stati Uniti George W. Bush e la famiglia Bin Laden, ponendo l’accento su quelle che, a detta del film, sono state strumentalizzazioni politiche degli attentati dell’11 settembre 2001, con le seguenti campagne militari americane in Afghanistan e Iraq. Sui legami tra la famiglia Bush e la famiglia Bin Laden[3], il film cita una serie di fonti[4] che evidenziano come le famiglie Bush e Bin Laden fossero entrambe consociate del Gruppo Carlyle, appaltatore di veicoli militari e oleodotti, che dalla guerra d’Iraq avrebbe tratto grandissimi profitti.
Dopo gli attentati dell’11 settembre, la famiglia Bin Laden fu costretta dalla direzione del Gruppo a liquidare le proprie quote. Bush Senior fu Senior Advisor nel Carlyle Asia Board per due anni, e la famiglia Bin Laden nominò nel 1976 James Bath, amico dei Bush, amministratore degli investimenti della famiglia in Texas.
Fra il 14 e il 24 settembre 2001, 6 voli charter riportano in patria 142 persone di nazionalità saudita, dei quali 24 erano membri della famiglia Bin Laden, altri della casa regnante Saudi. Il 14 settembre, tre sauditi rientrarono in patria con un volo dal Tampa International Airport a Lexington, Ky, con successivo cambio per l’Arabia Saudita. Uno di questi voli, il 20 settembre, rimpatriò 26 persone, la maggior parte delle quali appartenenti alla famiglia Bin Laden.
Il film ha rischiato fino all’ultimo di non essere proiettato negli Stati Uniti, in quanto la Walt Disney Company, produttrice del film, si è pentita e ne ha bloccato la distribuzione, subendo numerose e pesanti critiche, soprattutto a fronte della vittoria della Palma d’oro al Festival di Cannes 2004. Successivamente il film, che nel frattempo ha trovato distributori in tutto il mondo (gli USA sono stati il penultimo paese, prima solo dell’Albania), è stato acquistato dalla Miramax per sei milioni di dollari. Dopo l’iniziativa della casa di Harvey e Robert Weinstein, il film è stato distribuito negli USA da un gruppo di case di distribuzione, battezzato da Moore (con un chiaro riferimento a Bush e l’Iraq) la “coalizione dei volenterosi”: si tratta, oltre alla Miramax, della Lions Gate e dell’IFC Films. Successivamente il documentario è diventato un successo strepitoso al botteghino battendo ogni record nel 2004.
Esistono alcuni reportage e inchieste sul web, mai diffuse dai media ma che su YouTube contano centinaia migliaia di visualizzazioni. Ve ne elenchiamo alcuni:
Inganno Globale 11 settembre 2001 (versione completa)
Loose Change è sicuramente il film più completo ed interessante uscito fino ad oggi sull’undici settembre. L’autore è Dylan Avery, un ragazzo poco più che ventenne, che due anni fa si è messo a raccogliere e studiare l’immensa mole di materiale esistente in rete, e ne ha fatto, insieme al suo amico Korey Rowe – fresco reduce delle guerre in Afghanistan e Iraq – un lavoro che è stato già visto, tramite Google Video, da oltre due milioni di persone nel mondo.
Loose Change arriva anche in Italia con sottotitoli in italiano e grazie a un gruppo di volontari è stato realizzato successivamente il doppiaggio in italiano.
Per chiunque si interessi alla questione dell’undici settembre, e al suo dibattito che non accenna a placarsi, questo è un film assolutamente indispensabile da conoscere. VIDEO:
Un altro documentario molto interessante:
Questi documentari, eccetto forse qualche emittente locale, non sembra siano mai stati trasmessi in tv. Molti sono i punti interrogativi. A distanza di anni, l’assassinio di Bin Laden risulta ancora avvolto da un mistero, nessuno potrà mai ascoltare l’autore ufficiali di questi attentati e nessuno sarà mai in grado di dimostrare quali siano state le vere motivazioni di questi attentati (e i veri mandanti). L’importante è che i cittadini siano a conoscenza delle informazioni reperibili a 360°.