Se dovesse capitare di trovare un telefono e, spinti da raptus di bontà, volessimo restituirlo a colui o colei che lo ha smarrito, ci sono alcuni semplici step da seguire per rintracciare lo sbadato.
Innanzitutto, attivare Siri, il famoso software basato sul riconoscimento vocale integrato da Apple, e chiedere: “Di chi è questo telefono?”.
Alla nostra domanda, Siri risponderà dandoci il nome del proprietario, con relativi contatti telefonici e indirizzi email per contattarlo.
Se invece il telefono che abbiamo sotto mano non è un iPhone, ma un normale smartphone, magari anche con dispositivo di sblocco, si potrà accedere al telefono in modalità ADB tramite PC. Oppure contattare il punto vendita dove il telefono è stato acquistato. O ancora comporre l’ultimo numero che troviamo in registro e chiedere informazioni circa il proprietario.
Per i meno tecnologici, tuttavia, ci sono rimedi più semplici. Il rimedio più antico è quello di portare il dispositivo mobile presso una stazione dei Carabinieri o della Polizia e consegnarlo a loro. Se il proprietario farà una denuncia di smarrimento o furto, verrà contattato dalle autorità.
E’ importante non impossessarsi del telefono anche perchè i moderni sistemi di ricezione – soprattutto negli iPhone – permettono al proprietario di rintracciare il proprio cellulare, ad esempio attraverso il numero IMEI, identificativo per ogni cellulare, e passare quindi dalla parte della ragione a quella del torto.
La legge infatti punisce penalmente coloro che si impossessano di oggetti smarriti, a meno che non è stata derelitta dal suo legittimo proprietario, così come previsto dall’art. 923 cc. Perciò, nel momento in cui ci troviamo in possesso di un oggetto – un cellulare, ma anche un portafogli o altro bene di valore – siamo obbligati ad operare una scelta: lasciarla lì dove si trova; raccoglierla e metterla in un luogo più visibile; oppure trattenerla il tempo necessario per recarsi a consegnarla alla più vicina stazione delle forze dell’ordine o presso l’ufficio oggetti smarriti del comune, affinché si provveda all’identificazione del proprietario e consegua la riconsegna. Se entro un anno e 30 giorni nessuno andrà a reclamarlo, il telefono diventa nostro.
Fonte: https://it.notizie.yahoo.com