Gli americani chiamati a scegliere tra un miliardario violento ed uno speculatore finanziario

soros-trumpL’ottavo appuntamento con “L’Opposizione Americana”, la rubrica di Webster Tarpley dedicata alle elezioni USA 2016. Nel Partito Repubblicano in piena crisi politica, Donald Trump non ha la maggioranza assoluta ma vuole forzare la prassi e le regole delle primarie: anche se non otterrà la maggioranza assoluta dei delegati, vuole lo stesso la nomina. Le regole prevedono un sistema a voto palese (“roll call”) che in passato, nelle convention senza un vincitore assoluto, hanno richiesto perfino la ripetizione di centinaia di votazioni fra i delegati. Trump proclama già: «se non sarò subito nominato, ci saranno sommosse».

Non è l’unico uso di minaccia di violenza. Nel servizio d’ordine di Trump si stanno affiancando formazioni ispirate al fascismo americano. Il miscuglio di razzismo e volontà di deportazione, primitivismo politico, intolleranza, misoginia, islamofobia stanno iniettando dosi crescenti di prepotenza che non possono essere anestetizzate nei salotti televisivi ma possono preludere a un regime in fieri molto pericoloso. Trump non va sottovalutato con l’inerzia ma va combattuto subito, anche se nella campagna elettorale ci sarà tempo per denunciare i rischi nel campo dei Democratici, dove la gente del finanziere Soros tira la volata a Hillary Clinton (Pandoratv).

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