Nei tardi anni ‘80, la NASA e l’Associated Landscape Contractors of America studiarono le piante domestiche per cercare gli esemplari da portare nello spazio per purificare l’aria nelle strutture in orbita. Scoprirono che diverse specie assolvevano il compito in modo egregio, e che potevano anche farlo sulla terra. Ecco quali portarsi a casa.
Aloe (Aloe vera)
Ama il sole, cresce velocemente e ripulisce gli ambienti domestici dalla formaldeide e dal benzene, presenti in detergenti e materiali per costruzione. L’aloe è una scelta intelligiente anche per la propria alimentazione: il succo contenuto nelle foglie può aiutare a risanare la pelle in presenza di tagli e bruciature. Considerata dagli egiziani “la pianta dell’immortalità”, l’aloe è nota da più di 6.000 anni.
Falangio (Chlorophytum comosum)
Pianta estremamente resiliente, è la migliore amica anche del peggior pollice nero in circolazione. Assorbe benzene. formaldeide, monossido di carbonio e xylene, un solvente usato per la pelle, la gomma e le stampe industriali. Inoltre, se avete animali domestici, sappiate che non è tossica. Nota anche come pianta da aerei, il falangio ricresce molto facilmente. Preferisce temperature miti e terreno secco. Offrite loro una mezza esposizione solare.
Gerbera (Gerbera jamesonii)
Questa pianta produce coloratissimi fuori e allo stesso tempo rimuove il tricloroetilene, rilasciato dai prodotti di pulizia a secco. Filtra anche l’aria dal benzene. Perfetta da tenere in camera da letto o in lavanderia, a patto che possiate darle molta luce. La gerbera ama i terreni umidi. Spolveratene le foglie un paio di volte a settimana e assicuratevi che la pianta riceva almeno sei ore di luce solare ogni giorno.
Sansevieria (Sansevieria trifasciata ‘Laurentii’)
Nota anche con il nome “lingua di suocera”, la sansevieria è uno dei migliori filtri naturali contro la formaldeide, il più comune degli agenti chimici presenti nei detergenti domestici e prodotti per la cura della persona. Mettetene una nel bagno: ha bisogno di poca luce e umidità. Utilissima anche in camera da letto perché assorbe l’anidride carbonica e rilascia ossigeno durante la notte, svolgendo il processo inverso rispetto a tutte le altre piante.
Pothos (Scindapsus aureus)
Queste foglie ripuliranno l’aria della vostra casa dalla formaldeide e abbellirà l’ambiente con la sua cascata di foglie. Tenetene una in garage, dove la formaldeide abbonda: rimarrà verde anche se la terrete al buio. Questa pianta ha bisogno di luce indiretta, non innaffiatela troppo e tenetela alla larga da bambini e animali: è velenosa.
Crisantemo (Chrysantheium morifolium)
Oltre a dare colore all’ambiente, il crisantemo filtra con i suoi petali il benzene (presente in colle, pitture, involucri di plastica e detergenti). Questa pianta ama la luce diretta e, con essa, dà il meglio di sé.
Dracaena marginata
Le foglie bordate di rosso di questa pianta rimuovono dall’ambiente lo xylene, il tricloroetilene e la formaldeide. Cresce lentamente e non raggiunge mai altezze proibitive, inoltre richiede poca luce.
Ficus benjamina
È la classica pianta d’appartamento o da ufficio che, oltre ad abbellire l’ambiente, filtra anche gli agenti inquinanti contenuti in parquet e mobili, come la formaldeide, il benzene e il tricloroetilene. Curarlo non è facile, ma una volta trovata la giusta luce e la quantità di acqua necessaria ottimale, il ficus dura molto a lungo.
Azalea (Rhododendron simsii)
I fiori luminosi di questa pianta non servono solo ad abbellire l’ambiente, ma vi proteggeranno anche dalla formaldeide e dagli agenti nocivi contenuti nelle schiume di isolamento. Le azalee danno il meglio a basse temperature, quindi sono perfette per le cantine, se riuscite a trovare un angolo luminoso. Se la vostra casa è secca, inumidite le piante ogni paio di giorni per creare un ambiente umido. Ripulite la vostra azalea da foglie e fiori secchi che cadono nel terreno.
Edera inglese (Hedera helix)
Il posto giusto per questa pianta è in bagno: infatti l’edera inglese è particolarmente efficace contro i batteri fecali. Anche in questo caso, assorbirà tutta la formaldeide presente nell’atmosfera domestica. Tuttavia è una pianta infestante, quindi bisogna fare attenzione a non farla andare oltre un vaso da interno. Ama il suolo argilloso e necessita di almeno 4 o più ore di luce diretta.
Tronchetto della felicità (Dracaena deremensis ‘Warneckii’)
Combatti i residui inquinanti contenuti in vernici e olii con il tronchetto della felicità. La pianta cresce facilmente negli interni, anche senza luce diretta. Se sulle foglie striate del vostro esemplare iniziano a comparire delle macchie marroni, significa che nella vostra acqua c’è troppo fluoruro. In quel caso, passate all’acqua in bottiglia. Naturale, ovviamente.
Cinese sempreverde (Aglaonema Crispum ‘Deborah’)
Addio a tossine e agenti inquinati, grazie a questa pianta facilissima da gestire: ha infatti bisogno di poca luce per produrre bacche rosse e boccioli. È la più semplice delle piante da appartamento: ama l’aria umida.
Filodendro (Philodendron oxycardium)
Ottima in una casa con animali e bambini: è tossica se se ne mangiano le foglie, ma è un vero rullo compressore quando si tratta di ripulire l’aria di casa dalle sostanze inquinanti. Non richiede grande manutenzione.
Spatafillo (Spathiphyllum)
Ombra e un’innaffiatura una volta alla settimana è tutto ciò che serve allo Spatafillo per sopravvivere. Nella lista NASA per le piante depurative dell’ambiente è al primo posto per rimuovere formaldeide, benzene, xylene e tricloroetilene.
Bambù (Chamaedorea sefritzii)
Questa piccola palma ama l’ombra ed è fra le più efficaci nel depurare l’aria da benzene e tricloroetilene. Potete metterla accanto ai mobili per lasciarla assorbire i gas della formaldeide. Predilige l’umidità, la luce indiretta e non va innaffiata troppo spesso.
Fonte: Yahoo