Smog, l’Italia primo Paese europeo per morti premature da biossido di azoto: sono oltre 14mila all’anno

Un primato a cui l’Italia avrebbe fatto volentieri a meno: quello delle morti a causa dell’ ozono che sembrerebbero siano 3mila all’anno, al secondo posto per quelle da particolato fine che risultano essere:58.600, dopo la Germania.

Lo rivelano i dati raccolti dall’Agenzia europea per l’Ambiente (Aea) contenuti nel rapporto annuale sulla qualità dell’aria. Un dato davvero spaventoso per il “Bel Paese”.

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I dati raccolti da 4mila stazioni di monitoraggio in Europa nel 2017, dichiarano che il biossido di azoto, particolato e l’ozono sono la causa delle morti premature legate allo smog ambientale. Un piccolo dato positivo sembrerebbe ci sia, rispetto al 2015 le morti sono in calo,ma non basta per cantare vittoria.

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Torino sarebbe più contaminata rispetto Parigi e Londra. Anche nelle zone rurali la situazione non migliora. Oltre 2 milioni di italiani vivono in aree contaminate, soprattutto la Pianura Padana

“I dati – dice il ministro dell’Ambiente Sergio Costa – sono drammatici e suonano come l’ennesimo campanello d’allarme rendendo ancor più chiara la necessità di velocizzare il percorso intrapreso per il miglioramento della qualità dell’aria“. Continua: “Abbiamo posto basi solide, a cominciare dalla firma del Protocollo Aria Pulita nel corso del Clean Air Dialogue di Torino, lo scorso giugno. Stiamo avviando accordi con alcune Regioni nelle quali il problema della qualità dell’aria è particolarmente grave”. Poi conclude: “Nel decreto legge sul clima, abbiamo inoltre inserito misure per incentivare la mobilità sostenibile nelle città e nelle aree sottoposte a infrazione europea per la qualità dell’aria, e stanziato fondi per la piantumazione e il reimpianto degli alberi e la creazione di foreste urbane e periurbane nelle città metropolitane”.

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