Un’indagine sui rischi dirompenti delle nuove tecnologie ha reso noto l’impatto che i selfie generano sull’ambiente? I rischi associati all’uso delle tecnologie sono molteplici. In questa nota spieghiamo i motivi. Le cifre sono davvero rivelatrici!
Viviamo in un mondo digitalizzato, su questo non ci sono dubbi. Per questo, sotto i cambiamenti accelerati e vertiginosi che sorgono nell’umanità, è importante sottolineare i problemi che innescano le azioni che sviluppiamo giorno per giorno.
Caricare i tuoi selfie sui social network inquina. Tutto quello che devi sapere sul rapporto
In questo senso sono più che eloquenti le parole della scienziata Karen Hudson-Edwards, docente di Sustainable Mining all’Università di Exeter, nel Regno Unito.
I responsabili di questo studio hanno confermato che un selfie inquina tanto quanto lasciare accese tre o quattro lampadine a risparmio energetico per un’ora. Come ha spiegato il professore dell’Università di Navarra Humberto Bustince Sola partecipando alla presentazione della commissione per gli affari economici e la trasformazione digitale del Senato, un selfie, dal momento in cui lo prendiamo fino a quando lo carichiamo in rete, percorre migliaia di chilometri.
Ciò è possibile tramite onde e fibre al data center dell’azienda e non solo dal cellulare al data center, ma anche indietro. Perché quella foto custodita in un enorme computer dovrà attraversare la distanza opposta in modo che gli utenti di detta rete possano scaricarla, ha sottolineato. Inoltre, ha affermato che i data center utilizzano circa 160 milioni di tonnellate di anidride carbonica all’anno.
Ha anche sottolineato che le reti mobili richiedono circa 54 milioni di tonnellate, le reti ottiche 83 milioni di tonnellate e i telefoni e altri terminali 460 milioni di tonnellate. Circa 30 specialisti hanno composto questa indagine! Hanno commentato di aver allegato più di 50 pagine che rimarranno pubbliche.
COSA PROPONE LO STUDIO?
Come sostengono gli scienziati, sono urgentemente necessari profondi cambiamenti nel sistema educativo , perché “fin dalla tenera età” i ragazzi e le ragazze devono avere conoscenze informatiche, hanno rimarcato. Come indicato, l’attrezzatura nelle scuole e negli istituti è un punto chiave. E si sono concentrati su più donne del settore , e non solo, ma anche su una maggiore incidenza della loro visione, e su una maggiore consapevolezza ambientale.
“Bisogna garantire che la transizione ecologica e la digitalizzazione, le due grandi trasformazioni del nostro tempo, vadano di pari passo “, conclude il documento.
Perché dimentichiamo di proteggere e conservare ciò che sostiene la nostra esistenza? Sapevi che abbiamo gli strumenti per anticipare possibili soluzioni a scenari critici? Ma… vogliamo davvero impegnarci o viviamo semplicemente alla giornata?
