Almeno 500 persone sono morte in due paesi dopo che uno dei più forti terremoti che hanno colpito la Turchia in più di 100 anni ha provocato scosse in tutta la regione, facendo crollare edifici e facendo correre i residenti nelle strade:
Stando a quanto si apprende, un sisma di magnitudo 7,8-7,9 ha colpito poco dopo le 4 di lunedì mattina ora locale, 23 chilometri (14,2 miglia) a est di Nurdagi, nella provincia di Gaziantep, a una profondità di 24,1 chilometri (14,9 miglia). Il sisma è stato confermato anche dallo United States Geological Survey (USGS) e dall’Istituto di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) italiano. Anche in Italia, come in buona parte dei paesi del Mediterraneo bagnati dal mare, è stata diramata un’allerta tsunami, poi rientrata in mattinata. Nurdagi si trova lungo il confine tra Turchia e Siria e il sisma è stato avvertito in diversi paesi della regione, tra cui Siria e Libano.
In Turchia, secondo il vicepresidente Fuat Oktay, almeno 284 persone sono state uccise e più di 2.300 ferite. Nella vicina Siria, almeno 237 persone sono morte e più di 630 sono rimaste ferite, ha riferito l’agenzia di stampa statale siriana SANA citando un funzionario del ministero della Salute. I decessi sono stati segnalati ad Aleppo, Latakia, Hama e Tartus:
Stando a quanto si apprende, decine di persone sono intrappolate sotto le macerie, secondo il gruppo “White Helmets“, ufficialmente noto come Syria Civil Defence, un’organizzazione umanitaria costituita per soccorrere le persone ferite durante il conflitto. Gran parte della Siria nordoccidentale, che confina con la Turchia, è controllata dalle forze antigovernative nel mezzo di una sanguinosa guerra civile iniziata nel 2011. Il sisma ha colpito prima dell’alba di lunedì, quando i residenti erano probabilmente addormentati e impreparati all’impatto. I video dalla Turchia condivisi sui social media mostrano dozzine di edifici crollati, mentre i residenti spaventati si rannicchiano nelle strade buie in mezzo al caos:
I soccorritori sono stati osservati mentre conducevano operazioni di ricerca e salvataggio con la torcia elettrica. Si ritiene che il terremoto di lunedì sia il più forte che abbia colpito la Turchia dal 1939, quando un terremoto della stessa magnitudo uccise 30.000 persone, secondo l’USGS. I terremoti di questa portata sono rari, con meno di cinque che si verificano in media ogni anno, in qualsiasi parte del mondo. Sette terremoti di magnitudo 7.0 o superiore hanno colpito la Turchia negli ultimi 25 anni, ma quello di lunedì è il più potente. Il giornalista Eyad Kourdi, che vive a Gaziantep – riporta la Cnn – e si trovava con i suoi genitori quando il terremoto ha colpito lunedì mattina presto, ha detto che “sembrava che non sarebbe mai finita”.
Quando il tremito si è fermato, Kourdi ei suoi genitori sono usciti di casa ancora in pigiama, ha detto. Con diversi centimetri di neve sul terreno, hanno aspettato fuori sotto la pioggia per circa 30 minuti prima che potesse rientrare per prendere cappotti e stivali. Forti scosse di assestamento sono state avvertite nella Turchia meridionale e centrale. Circa 11 minuti dopo il terremoto principale, la scossa di assestamento più forte di magnitudo 6,7 ha colpito circa 32 chilometri (20 miglia) a nord-ovest dell’epicentro principale del terremoto. Un’altra intensa scossa di assestamento di magnitudo 5,6 si è poi verificata 19 minuti dopo la scossa principale. A tal proposito, riportiamo qui sotto i link ad alcuni video diffusi sul web:
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