Le scie di condensazione degli aerei sono sempre esistite ma anche gli esperimenti di geoingegneria e militari. Facciamo chiarezza per evitare estremizzazioni

Le scie di condensazione degli aerei, conosciute anche come contrails (dall’inglese condensation trails), esistono da sempre per un semplice motivo: la fisica. La loro formazione si basa su principi scientifici ben noti e non ha nulla a che fare con teorie del complotto come quelle che le associano alla geoingegneria o a esperimenti militari (che comunque, in parte, esistono realmente e che quindi non vanno bollati subito come teorie ma che, al contempo, non vanno associati automaticamente ad ogni scia rilasciata dagli aerei che osserviamo in cielo). A far discutere anche parte della politica del parlamento europeo sono quelle scie rilasciate dagli aerei che non si dissolvono facilmente: in quel caso potrebbero contenere forme di inquinanti più elevate oppure essere nelle condizioni climatiche favorevoli (differenza di temperatura) tali da mantenerle in cielo per più tempo, con una linea di principio simile a quella delle nuvole. Questo post è stato quindi realizzato al fine da evitare l’estremizzazione delle due tematiche, cercando di informare i propri lettori che si tratta di due argomenti a se stanti. Cominciamo con l’analisi delle “semplici” scie di condensazione:

Ecco perché le scie di condensazione sono sempre esistite:

  • Vapore acqueo: I motori a getto degli aerei emettono vapore acqueo come sottoprodotto della combustione. Questo vapore acqueo si disperde nell’aria calda che fuoriesce dai motori.
  • Freddo: Alle alte quote di volo, dove volano gli aerei, la temperatura dell’aria è molto bassa, spesso sotto i -40°C. In queste condizioni, il vapore acqueo emesso dai motori si raffredda rapidamente.
  • Condensazione: Quando il vapore acqueo si raffredda repentinamente, passa dallo stato gassoso a quello liquido. Se l’aria circostante è sufficientemente umida, il vapore acqueo condenserà in minuscole gocce d’acqua, formando così la scia di condensazione.
  • Visibilità: Le gocce d’acqua che compongono la scia di condensazione diffondono la luce solare, rendendole visibili ai nostri occhi.

Perché non sono scie chimiche:

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  • Composizione: Le scie di condensazione sono formate quasi esclusivamente da ghiaccio e acqua, gli stessi elementi che compongono le nuvole naturali. Non contengono sostanze chimiche misteriose o agenti patogeni.
  • Persistenza: La persistenza delle scie di condensazione dipende da diversi fattori, come temperatura, umidità e venti. Possono durare da pochi secondi a diverse ore, ma non sono mai permanenti come spesso affermato dai sostenitori delle teorie del complotto.
  • Mancanza di prove: Non esistono prove scientifiche a sostegno dell’esistenza di scie chimiche. Le numerose indagini condotte da entità governative e scientifiche indipendenti hanno smentito categoricamente queste teorie.

È importante basarsi su fonti scientifiche autorevoli e diffidare di informazioni non verificate che circolano online. Le scie di condensazione sono un fenomeno atmosferico naturale ben compreso e non hanno nulla a che fare con teorie cospirative prive di fondamento. Riguardo le cosiddette “scie chimiche“, invece, occorre rispondere ad altre due grandi domande:

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Ci sono stati progetti militari di geoingegneria?

È difficile dare una risposta definitiva alla domanda se ci siano stati o meno progetti militari di geoingegneria. La geoingegneria è un campo complesso che comprende una vasta gamma di tecnologie e approcci ipotetici per modificare deliberatamente il sistema climatico terrestre o altri aspetti dell’ambiente globale. Alcuni progetti che potrebbero essere considerati geoingegneria militare includono:

  • Ricerca sul controllo del clima: L’esercito americano ha condotto ricerche sul controllo del clima dagli anni ’40, principalmente per sviluppare tecnologie per disperdere le nuvole o creare nebbia per scopi militari.
  • Programmi di mascheramento atmosferico: Alcune nazioni hanno esplorato l’utilizzo di spray aerosol o altri metodi per creare schermi artificiali nell’atmosfera per mascherare i movimenti delle truppe o disorientare i sistemi di guida missilistica nemici.
  • Progetti di terraformazione: Sono state ipotizzate idee speculative per modificare l’ambiente di pianeti o lune, come Marte, per renderli più abitabili per gli esseri umani, anche se non ci sono prove che tali progetti siano stati effettivamente perseguiti da eserciti.

È importante sottolineare che la maggior parte della ricerca sulla geoingegneria non sarebbe di iniziativa militare e si concentrerebbe perlopiù su potenziali applicazioni per mitigare gli effetti del cambiamento climatico o per affrontare altri problemi ambientali. Tuttavia, la possibilità di un uso improprio di tecnologie di geoingegneria per scopi militari solleva importanti questioni etiche e di sicurezza. Esistono diverse preoccupazioni etiche associate alla geoingegneria militare, tra cui:

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  • Potenziale per danni ambientali imprevisti: Le tecnologie di geoingegneria sono ancora in gran parte non testate e potrebbero avere conseguenze impreviste e potenzialmente dannose per l’ambiente.
  • Mancanza di consenso e trasparenza: Non esiste un consenso internazionale sullo sviluppo o l’utilizzo della geoingegneria, e la mancanza di trasparenza da parte degli attori militari potrebbe aumentare il rischio di abusi.
  • Potenziale per l’escalation militare: Lo sviluppo di tecnologie di geoingegneria militare potrebbe portare a una nuova corsa agli armamenti e aumentare il rischio di conflitti tra nazioni.

Per questo motivo, è fondamentale che qualsiasi ricerca o sviluppo sulla geoingegneria sia accompagnato da un forte dibattito pubblico e da rigorose norme di governance per garantirne un uso responsabile e etico. Inoltre, è importante notare che la geoingegneria non è una soluzione immediata o facile ai problemi complessi come il cambiamento climatico. Affrontare questi problemi richiederà un approccio multiforme che includa la riduzione delle emissioni di gas serra, l’adattamento agli impatti del cambiamento climatico e lo sviluppo di soluzioni sostenibili a lungo termine.

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Ci sono stati progetti militari sul rilascio aereo di batteri?

Sì, in passato ci sono stati alcuni progetti militari che hanno coinvolto il rilascio di batteri per via aerea. Tuttavia, è importante sottolineare che questi progetti erano per lo più a scopo di ricerca e sviluppo e non per scopi offensivi. Alcuni esempi di tali progetti includono:

  • Progetto MKUltra: Questo progetto della CIA, condotto dagli anni ’50 agli anni ’70, ha sperimentato l’uso di sostanze psicoattive, tra cui LSD e mescalina, per il controllo mentale e l’interrogatorio. In alcuni casi, queste sostanze sono state somministrate a persone senza il loro consenso o a loro insaputa.
  • Progetto Germs: Questo progetto dell’esercito americano, condotto negli anni ’40 e ’50, ha studiato la possibilità di utilizzare batteri come armi biologiche. Il progetto ha incluso esperimenti sul rilascio di batteri da aerei e su come questi si diffondono nell’ambiente.
  • Operazione Whitecoat: Questa operazione dell’esercito americano, condotta negli anni ’50, ha testato la dispersione di batteri patogeni nell’aria in diverse città americane. Lo scopo dell’operazione era di studiare come i batteri si diffondono e come possono essere rilevati.

È importante notare che questi progetti sono stati oggetto di numerose controversie e critiche e questo non significa che riguardano le scie di condensazione degli aerei. Molti hanno sollevato preoccupazioni sulla loro etica e sui potenziali rischi per la salute pubblica. Come risultato di queste critiche, la maggior parte di questi progetti sono stati interrotti da decenni. Oggi, la ricerca e lo sviluppo di armi biologiche sono strettamente regolamentati da leggi internazionali e trattati. La Convenzione sulle armi biologiche del 1972 vieta lo sviluppo, la produzione e lo stoccaggio di armi biologiche o tossine. La maggior parte dei paesi del mondo ha firmato e ratificato questa convenzione. È importante basarsi su fonti scientifiche autorevoli e informazioni verificate quando si tratta di argomenti come le armi biologiche. Diffidare di teorie del complotto e disinformazione che circolano online.

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In conclusione:

Le scie di condensazione rilasciate dagli aerei – di linea civili, di servizi speciali o militari – sono una realtà tipica di questi velivoli che non riguarda necessariamente gli aspetti legati a possibili azioni di geoingegneria (come il cloud seeding) o esperimenti militari. Tuttavia è bene anche ricordare come l’aumento dei voli di linea – anche legato ai fenomeni dei voli low cost, aumentati negli ultimi anni rispetto al passato – include anche un inevitabile aumento delle emissioni: le scie di consensa contengono al loro interno anche emissioni inquinanti e pertanto l’aumento la preoccupazione sulle conseguenze sulla salute dell’ambiente riguardanti questa evidente forma di inquinamento appare sensata e giustificabile.

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Per approfondire:

 

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