Nel mese di febbraio del 2025, un drone d’attacco dall’alto contenuto esplosivo ha colpito il sarcofago della storica centrale nucleare di Chernobyl, una struttura imponente in acciaio e cemento che protegge il reattore n. 4, teatro del tristemente noto disastro nucleare avvenuto in Ucraina nel 1986. La notizia è stata riportata dal presidente ucraino attraverso un post su Telegram, suscitando preoccupazione e allerta tra la popolazione e le autorità. Ecco cosa hanno scoperto gli esperti a seguito dell’attacco:
I provvedimenti dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica:
L’esplosione ha provocato un incendio, ma fortunatamente non sono stati segnalati aumenti nei livelli di radiazione. L’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA) ha confermato che i livelli di radiazione nella zona rimangono “normali e stabili”, rassicurando così la comunità internazionale sulla sicurezza della situazione attuale. Questo evento segna un ulteriore capitolo nella già tesa situazione tra Russia ed Ucraina, evidenziando i rischi associati ai conflitti armati in prossimità di siti nucleari nonché la necessità urgente di porre fine al conflitto il prima possibile, evitando invece inutili e pericolose escalation militari. La centrale di Chernobyl, ora dismessa, continua a rappresentare un simbolo della vulnerabilità delle infrastrutture critiche e della necessità di proteggere tali luoghi da attacchi che potrebbero avere conseguenze catastrofiche. Dal 1990, il professor Jim Smith dell’Università di Portsmouth nel Regno Unito ha studiato le conseguenze del disastro nucleare di Chernobyl e, pur ammettendo che l’attacco è stato un “attacco orribile a una struttura molto importante”, “non è preoccupato” per il rischio di radiazioni. Il professor Smith ha detto alla BBC che uno spesso “sarcofago” di cemento sotto lo scudo esterno danneggiato nasconde le particelle radioattive e la polvere provenienti dall’esplosione. Simon Evans della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS) è stato a capo del Chernobyl Shelter Fund, che ha supervisionato la costruzione della cupola protettiva negli anni 2010. Ha descritto l’apparente attacco come “un attacco incredibilmente sconsiderato a un impianto nucleare vulnerabile“. Lo scudo “non è mai stato costruito per resistere ad attacchi di droni esterni“, ha detto alla BBC, ma è un “complesso pezzo di kit di smantellamento” costruito per contenere i materiali radioattivi al suo interno e per aiutare a smantellare in sicurezza il reattore rotto. Secondo lui, l’impatto avrebbe colpito il sistema di manutenzione di una gru progettata per smontare a distanza il reattore. Sembra che ci siano danni “piuttosto gravi” al rivestimento esterno e interno, ha aggiunto, ma ha affermato che sarà necessaria una valutazione più completa dei danni prima che la banca possa determinarne i costi. I link ad alcuni servizi televisivi che rivelano le registrazioni:
Aiea: «Dopo drone su Chernobyl, livelli radiazioni normali e stabili»:
«Nella notte tra il 13 e il 14 febbraio, intorno all’01:50, il team dell’Aiea presente nel sito di Chernobyl ha sentito un’esplosione provenire dal New Safe Confinement, che protegge i resti del reattore 4 dell’ex centrale nucleare di Chernobyl, provocando un incendio. Sono stati informati che un drone aveva colpito il tetto dell’New Safe Confinement (Nsc). Il personale e i veicoli antincendio sono intervenuti in pochi minuti. Al momento, non ci sono indicazioni di una falla nel contenimento interno dell’NSC. I livelli di radiazione all’interno e all’esterno rimangono normali e stabili». Lo riferisce l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), aggiungendo che «non sono state segnalate vittime» e precisando che «l’Aiea continua a monitorare la situazione». In un contesto già segnato da tensioni geopolitiche, l’incidente di Chernobyl riporta alla luce le preoccupazioni legate alla sicurezza nucleare e alla protezione dei siti sensibili in tempo di guerra. La speranza è che la situazione possa rimanere sotto controllo e che non si verifichino ulteriori escalation che possano mettere a rischio la salute pubblica e l’ambiente. Per non dimenticare quel terribile incidente, a tal proposito, riportiamo qui sotto i link ad alcuni filmati:
Fonti:
- https://www.bbc.com/news/articles/cwyjvkggdnqo
- https://it.wikipedia.org/wiki/Disastro_di_%C4%8Cernobyl%27
- https://www.rainews.it/articoli/2025/02/ucraina-drone-russo-su-copertura-impianto-nucleare-di-chernobyl-scoppiato-un-incendio-lallarme–9391bba0-f498-4883-ac0b-f85deb96919b.html
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