Anche Mario Cagnoni, padre di Matteo, è stato aggiunto al registro degli indagati nell’inchiesta sull’omicidio della 39enne Giulia Ballestri a Ravenna. Il padre del dermatologo, in carcere con l’accusa di aver ucciso la moglie a bastonate, ha ricevuto un avviso di garanzia e dovrà rispondere di favoreggiamento. Per la Procura di Ravenna avrebbe cercato di depistare le indagini per aiutare il figlio ritenuto il colpevole dagli inquirenti che stanno seguendo il caso. L’ex professore universitario avrebbe accompagnato il figlio da un avvocato penalista, e non divorzista, come sembrava essere emerso all’inizio, a Bologna nelle ore successive all’omicidio e antecedenti al ritrovamento del corpo senza vita di Giulia. A questo elemento se ne aggiungerebbero altri che vengono giudicati sospetti dalle Forze dell’Ordine, come il fatto che l’uomo non abbia risposto per molto tempo alle telefonate provenienti dalla Questura ravennate che era alla ricerca di Matteo Cagnoni, partito da Ravenna poche ore dopo l’omicidio insieme ai tre figli della coppia. Sembrerebbe anche, come riferito nei giorni scorsi, che l’anziano padre dell’accusato abbia interferito con le domande poste alla madre di Cagnoni all’arrivo della polizia nella villa fiorentina. La donna avrebbe infatti detto agli inquirenti, prima di essere zittita dal marito, che la nuora era stata uccisa da un albanese durante un tentato furto nella villa disabitata.
RAVENNA:Il padre di Cagnoni nel registro degli indagati – VIDEO
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