L’UE sfrutterà le frequenze del digitale terrestre per il Wi-Fi su tutta l’Europa

Il digitale terrestre è l’evoluzione tecnologica della televisione. Ma Internet è qualcosa di ineguagliabile, dall’infinita potenza e dalla continua ed imprevedibile evoluzione. E forse l’UE ha capito che occorre investire su di essa almeno quanto sta facendo con il digitale terrestre tramite i FSE. Le frequenze liberate nella banda tra i 790-862 MHz potrebbero ospitare servizi di comunicazione elettronica. Pochissimo tempo fa la Commissione europea ha finalmente definito le norme tecniche alle quali tutti gli Stati membri dovranno rimaner fedeli, in queste nuove norme si prevede una condivisione della rete destinata al wi-fi per mezzo di quella televisiva, in pratica le frequenze liberate dal passaggio delle radiocomunicazioni sul dtt andranno espressamente assegnate alla banda larga senza fili. Abbassando così anche il costo del 70% in meno con le frequenze a 800 mhz rispetto alla tecnologia mobile 3G-Umts attualmente in uso. ” Gli stati membri agiscano in fretta, perché una gestione coordinata dello spettro potrebbe dare all’economia dell’Ue un impulso economico pari a 44 miliardi di euro e contribuire al raggiungimento dell’obiettivo di fornire la banda a larga ad alta velocità a tutti entro la fine del 2013″. si legge in una nota del comunicato dell’esecutivo Ue.

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