Il relitto rappresenterebbe uno degli sfortunati tentativi da parte di Kublai Khan, il sovrano mongolo della Cina nel 13° secolo, di invadere il Giappone. Il relitto in questione è stato infatti datato dagli archeologi ad un’epoca risalente tra il 1274 e il 1281 ed è stato trovato da una squadra di ricercatori giapponesi in una distesa relativamente intatta sotto il fondo marino a largo dell’isola di Takashima Matsuura, nella Prefettura di Nagasaki. I resti dell’antica imbarcazione presentano uno scafo ancora intatto, con una sezione della chiglia lunga 12 metri e file di tavole attaccati ad essa dello spessore di 10 cm e 15-25 cm di larghezza.
“Credo che saremo in grado di capire di più sulle competenze di costruzione navale, e sulla situazione reale degli scambi in Asia orientale”, afferma il professor Ikeda dell’Università di Ryukyu Yoshifumiha. Ha aggiunto che probabilmente il relitto è rimasto relativamente ben conservato perché è stato sepolto sotto la sabbia. Entrambi i lati della chiglia sono stati dipinti di un grigio biancastro. Mattoni, pietre e armi utilizzate dalla dinastia Yuan sono stati trovati nel fondo della nave.
Il fallimento dell’attacco lanciato da Kublai Khan (1215-1294) contro il Giappone nel 1281, con le battaglie combattute nel nord del Kyushu, è spesso attribuito a dei veri e propri “kamikaze” del vento divino che hanno distrutto gran parte della flotta. Le acque intorno a Takashima Island sono proprio quelle si crede che la flotta sia stata devastata da una tempesta nel 1281. I ricercatori hanno determinato che la nave era collegata alla flotta Yuan perché la sua struttura assomiglia a quella di navi cinesi di quell’epoca.
