La scoperta è avvenuta per caso, quando gli studiosi hanno preso visione di una carta dei fondali marini della costa ionico-etnea. A balzare subito agli occhi è stata la strana morfologia a “ferro di cavallo” dei fondali marini prospicienti Riposto e Acireale.
Il team ha deciso così di approfondire la questione, utilizzando le carte nautiche della Marina Militare, coadiuvati dal Nucleo Sommozzatori dei Vigili del Fuoco di Catania. Alla fine, l’elaborazione di tutti i dati raccolti non hanno lasciato dubbi: al largo di Riposto e via via più a sud, fino a Capo Mulini si trova effettivamente un antico vulcano! La struttura del vulcano sottomarino risale a tempi antecedenti a quelli dell’Etna e, al momento, al suo interno non sono stati rivelati segni evidenti di attività. Tuttavia, per gli esperti potrebbe essere realistica la risalita di fluidi caldi.
La scoperta è stata effettuata in un luogo che i pescatori conoscono molto bene: al largo di Riposto, infatti, si erge la cosiddetta “secca”, una vera e propria cresta lunga diversi chilometri, molto simile ai dicchi che si osservano nella Valle del Bove, così come gli stessi si possono osservare lungo la costa acese.Un dicco è, in geologia, un corpo roccioso costituito da un’intrusione di origine ignea, generalmente ad andamento prossimo al verticale, in una fessura tra gli strati. Verso il largo, si erge un cono a forma di pandoro che potrebbe essere il prodotto di un vulcanismo tardivo; mentre più a sud, vi è la famosa caldera, una depressione formatasi a seguito della demolizione di un grande apparato vulcanico.