Nuovi caccia bombardieri americani sono partiti dalla portaerei George H.W. Bush nel Golfo Persico diretti nel nord dell’Iraq. Obiettivo, ha fatto sapere il Pentagono, continuare a colpire i jihadisti, eliminare i ”terroristi” finché non si formerà un governo inclusivo a Baghdad. Gli Stati Uniti tornano a intervenire militarmente in Iraq per la prima volta dalla fine del 2011 quando ritirarono le truppe.
La tensione aumenta nella regione e l’organizzazione di gruppi ribelli e ben equipaggiati dimostra l’inefficienza del governo iracheno e il fallimento della guerra in Iraq post 11 settembre. Con l’affermazione “non ci sarà nessuna guerra ma si ai raid con i droni” risulta effettivamente contraddittoria. Gli USA dovranno lavorare diplomaticamente per evitare che il terrorismo e la guerra possano tornare in occidente, e il rischio, davanti a simili situazioni, è sempre alto.