Le Placche tettoniche si muovono su uno strato gelatinoso. Lo conferma un team di geofisici della Nuova Zelanda che ha fatto esplodere tonnellate di dinamite per farsi strada nelle viscere della terra, constatando l’ipotesi che legava al movimento delle placche tettoniche uno strato gelatinoso di roccia molle. L’esperimento scientifico ha visto la stimolazione delle placche sismiche con la dinamite, in modo da avere un quadro dettagliato della parte inferiore della piastra del Pacifico. La scienza infatti ha confermato che le placche tettoniche ‘galleggino’ senza però sapere di fatto cosa ci sia all’interno. Attraverso l’utilizzo della dinamite gli scienziati hanno potuto osservare uno strato di roccia leggera pesso 10 km, che permette alle piastre tettoniche di muoversi ‘scivolando’ su di esso. La squadra di studiosi, composta da scienziati di Stati Uniti e Giappone e geologi del Victoria University di Wellington, in Nuova Zelanda hanno ideato un uovo metodo per ‘ascoltare’ gli echi prodotti e costruire un’immagine molto curata del fondo della piastra del Pacifico utilizzando la dinamite.
L’esperimento ha visto il coinvolgimento di 877 sismometri collocati su 85 chilometri. Si è riusciti così ad analizzare nei dettagli lo strato che separa la litosfera (strato di roccia dura) dalla astenosfera (strato più morbido): uno strato di roccia molle, spesso 10 km e abbastanza debole che da la possibilità alle placche di muoversi anche di diversi centimetri l’anno. Sembra sia composto da sacche di roccia fusa che lo rendono quasi gelatinoso all’apparenza.
Fonti: stuff.co.nz ; arstechnica.com
