Balzato alle cronache appena un mese fa quando ha improvvisamente iniziato a emettere una grande quantità di raggi X e gamma, il buco nero V404 Cygni regala ora una splendida immagine di sé.
Visto con il telescopio spaziale a raggi X della Nasa Swift, realizzato in collaborazione con Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e Consiglio britannico per le ricerche di Astronomia e Fisica delle particelle (Pparc), sono visibili degli anelli concentrici che si estendono per circa un terzo della dimensione apparente della luna piena.
La sequenza delle foto mostra l’espansione e la dissolvenza graduale degli anelli, un fenomeno che potrebbe essere dovuto a una sorta di eco prodotta dall’incontro dei raggi X con le polveri che circondano il buco nero.
V404 Cygni, che in questi giorni è l’oggetto più ‘brillante’ della Via Lattea, è in realtà un sistema binario composto da una stella grande come il nostro Sole e chiamata V404 Cygni e dal buco nero GS2023+338, la cui massa è 10 volte superiore a quella del Sole. Si tratta del buco nero conosciuto più vicino alla Terra, distante 8.000 anni luce, e la sua scoperta risale al 1989, quando attraversò un periodo di attività. Da allora è rimasto spento, scomparendo completamente alla vista dei nostri telescopi fino allo scorso 15 giugno.