Il 13 agosto scorso Alle 4:00 ora italiana, la cometa Churyumov-Gerasimenko è arrivata al perielio della sua percorso, cioè il punto più vicino della sua orbita intorno al Sole.
La sonda Rosetta, che si trova a 327 km dalla sua superficie, ha così approfittato per scattare queste straordinarie immagini in cui si vedono alcuni sbuffi di vapore uscire dalla nucleo cometario.
Pensate che il nucleo della Churyumov-Gerasimenko sta gettando nello spazio ogni secondo una tonnellata di polvere e 300 chili di vapore acqueo.
Durante gli ultimi giorni, la luce solare è arrivata ad illuminare anche l’emisfero meridionale della cometa dopo oltre 5 anni di oscurità, mostrandoci così nuove zone che prima erano nascoste nel buio, gli scienziati hanno così scoperto quattro nuove aree che sono state battezzate con nomi di dei egizi Anhur, Khonsu, Sobek e Wosret.
L’attività del nucleo della cometa dovrebbe aumentare ancora nei prossimi giorni man mano che il calore solare si spinge in profondità facendo sublimare il ghiaccio e questo dovrebbe incrementare anche la coda della cometa è già lunga oltre i 120 mila chilometri.
La cometa ormai ha raggiunto anchr una temperatura di quasi 70°C , mentre un anno fa era a circa zero gradi. Nei prossimi giorni le temperature dovrebbe salire ancora, anche se ormai la cometa si sta allontanando dal perielio, ed è proprio l’aumentare della temperatura che fa fuoriuscire questi spettacolari sbuffi di vapore bianco.
Naturalmente il centro di controllo della missione non ha dimenticato il rover Philae che giace sbilenco sulla superficie della cometa ma al riparo dai raggi solari e si spera a fine mese di riuscire a riprendere i contatti col robot che per il momento sono intermittenti.
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