La ricerca spiega che le maggiori emissioni del quasi mezzo milione di auto tedesche accorcia la vita tra i 10 ed i 20 di 60 persone. Le conseguenze in Europa potrebbe essere molto più alte perché il software in questione è stato montato sui motori diesel alcuni anni prima rispetto gli Stati Uniti. La ricerca rivela come alle maggiori emissioni dei 482.000 veicoli diesel sui quali era montato il software che manipolava le emissioni sarebbe ascrivibile il “contributo diretto a 59 morti premature negli Stati Uniti e costi sociali di 450 milioni di dollari (407 milioni di euro).
L’analisi, informa una nota, è stata condotta in maniera rigorosa e scientifica: sono stati calcolate le emissioni in eccesso, fino a 40 volte oltre il limite consentito, moltiplicate per il numero di veicoli venduti tra il 2008 ed il 2015 e per la loro percorrenza; il dato è stato incrociato con la densità della popolazione ed i vari fattori di rischio. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Environmental Research Letters. Questo studio, osserva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si applica solo agli Stati Uniti, anche se 11 milioni di vetture del gruppo Volkswagen sono state dotate di questo software in tutto il mondo, con una maggiore concentrazione in Europa.