Trivelle, Video shock di Greenpeace mostra cosa comportano le esplosioni dell’air-gun

I petrolieri hanno messo nel loro mirino alcune delle aree marine di maggior pregio del nostro Mediterraneo. Recenti decreti autorizzativi hanno spalancato agli airgun e alle trivelle le porte dell’Adriatico, dello Ionio e del Canale di Sicilia. Intanto richieste di ricerca di idrocarburi interessano anche i mari della Sardegna. I dati parlano chiaro. A fronte dei quantitativi risibili di petrolio e gas presenti sotto i nostri fondali – che equivalgono solo a pochi mesi di consumi nazionali – e delle royalties più basse d’Europa, il settore della pesca potrebbe subire una pesante contrazione, con una riduzione potenziale delle catture di numerose specie ittiche commerciali fino al 70 per cento. Tecniche come gli airgun, inoltre, possono causare danni diretti o indiretti a specie marine come cetacei, tartarughe, pesci, molluschi e crostacei. Un gioco che non vale assolutamente la candela. Stop Trivelle! VIDEO:

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