Sopra alle nostre teste, il campo magnetico terrestre effettua una continua opera di deviazione delle particelle cariche provenienti dal Sole. Alcune di queste particelle vengono rimbalzate in una regione turbolenta, e sono state osservate in molte occasioni, ma i meccanismi responsabili della loro accelerazione non sono ancora del tutto chiari.
In questa rappresentazione viene mostrato uno dei meccanismi tradizionalmente proposti per l’accelerazione di particelle cariche. Gli elettroni, in giallo, e i protoni, in blu, si muovono nell’area di collisione tra due bolle di plasma, rappresentata dalla linea rossa. Le frecce azzurre indicano il campo magnetico, mentre quelle verdi il campo elettrico.
Grazie a una serie di osservazioni realizzate dalla missione THEMIS della NASA, composta da una flotta di 5 satelliti in orbita attorno al nostro pianeta, è stato possibile vedere che all’interno di questa regione turbolenta gli elettroni vengono portati fino a velocità prossime a quella della luce. I risultati mostrano che gli elettroni possono essere accelerati in regioni più lontane alla Terra rispetto a quanto si pensava in passato, e questo potrebbe mettere in crisi le teorie più accreditate su come venga ceduta energia alle particelle nei pressi del nostro pianeta e nell’Universo in generale.
Crediti video: NASA Goddard Scientific Visualization Studio/Tom Bridgman
Servizio di Elisa Nichelli
—
INAF-TV è il canale YouTube di Media INAF (http://www.media.inaf.it/)
THEMIS: elettroni superveloci al confine magnetico
Se ti è piaciuto questo articolo e non vuoi perderti i nostri aggiornamenti pui seguirci anche su Telegram al seguente indirizzo >https://t.me/globochannel<. E' inoltre possibile seguirci su Facebook cliccando "MI PIACE" e poi "segui" su questa Pagina >www.facebook.com/GloboChanneldotcom<. GloboChannel.com è anche su twitter.com/globochannel1, su instagram.com/globo_channe_ita/ e su linkedin.com/company/globochannel.